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La costituzione neoliberista, oligarchica ed antipopolare di Renzi non sarà mai la nostra Costituzione

di GIANLUCA GRACIOLINI
02/12/2016 - 16:04

Ho appena finito di attaccare gli ultimi manifesti per il No. Nelle plance campeggiava uno del Pd. Ritrae un sorridente modello di mezza età presentato come operaio e che sornione ti domanda: vuoi diminuire i politici? La sua risposta è Sì. A rifletterci bene è un messaggio agghiacciante e reazionario che la dice molto lunga sulla regressione civile di cui si fa portavoce e si rende responsabile il Pd renziano. Tradotto suona così: io sono contento di sgobbare, di far felice il mio padrone e di contribuire ai suoi profitti. Mai mi sognerò più di partecipare alla vita pubblica se non per dire signorSì.

Sono addirittura entusiasta che diminuiranno gli spazi della democrazia e della rappresentanza, perché la politica la devono fare solo lor signori. Sono felice di tornare suddito, da cittadino che sono stato. Questo è il senso profondo di quel messaggio inquietante.

Noi votiamo No perché la Politica sia accessibile a tutti e perché la partecipazione di tutti sia più larga possibile e possa democratizzare le scelte sulle vite di ognuno e di ognuna. Perché per noi deve restare "compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese." Questo è il disposto della nostra Costituzione di cui oggi, gratta che ti gratta, si vogliono in realtà sbarazzare. 

Altro che meno politici! Tutti politici! E meno politici corrotti e servi di cricche, lobbies, padroni, affaristi e predatori. Questa è la vera posta in gioco nel referendum di domenica 4 dicembre e dei giorni che seguiranno, perché sia chiaro che la costituzione neoliberista, oligarchica ed antipopolare di Renzi non sarà mai la nostra Costituzione.