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Controlli a tappeto della Polizia in Altotevere

L’attività del controllo del territorio quotidianamente svolta dalla Polizia di Stato nella Valtiberina Toscana, volta alla prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa, in particolare furti ed altri reati di carattere predatorio, è stata particolarmente intensificata nella giornata di ieri nel comune di Sansepolcro e su tutto il tratto della S.G.C. E/45 compreso tra Valsavignone e San Giustino, considerato che l’arteria rappresenta un’agevole via di transito e di fuga per i malviventi.
La capillare attività, pianificata e coordinata dal Commissariato di P.S. di Sansepolcro, concretizzatasi nel pattugliamento e nella realizzazione di una serie di mirati posti di controllo effettuati agli svincoli stradali e all’interno delle aree di servizio che vi insistono, cui hanno partecipato attivamente anche equipaggi delle Sezioni di Polizia Stradale di Perugia, di Forlì Cesena e del Reparto Prevenzione Crimine Toscana, che hanno operato in sinergia, ha consentito di ottenere i seguenti risultati: 7 posti di controllo effettuati, 64 persone controllate, 5 contravvenzioni al codice della strada e 40 veicoli controllati.
In particolare, nell’ambito del medesimo servizio di controllo del territorio, veniva fermata un’autovettura di cui in passato era stata più volte segnalata la presenza nelle vicinanze dei luoghi dove poi erano stati denunciati furti in abitazione; gli occupanti, due uomini ed una donna originari dell’est Europa e residenti a Roma, risultavano gravati da innumerevoli pregiudizi penali per furto e reati contro il patrimonio. In considerazione che gli stessi non avevano un giustificato motivo per intrattenersi su questo territorio venivano accompagnati presso gli Uffici del Commissariato per l’identificazione e successivamente allontanati con il provvedimento del foglio di via obbligatorio con il divieto di ritorno in questo Comune per anni 3 emesso dal Questore di Arezzo.
Inoltre, da successivi accertamenti, emergeva che il proprietario dell’autovettura, un altro straniero ad oggi ricercato, risultava agire da “testa di legno” in quanto possessore di più di cento autovetture per la maggior parte utilizzate da altri individui per commettere reati, pertanto l’auto veniva sottoposta a sequestro penale.