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Oltre la crescita

Al di là del naso 27/03/2015 - 00:17

Sono sempre più i gruppi d’acquisto solidale (GAS) che si organizzano per evitare i meccanismi coercitivi della grande distribuzione e comprare direttamente dal produttore locale alimenti, altri prodotti e servizi.

Nasce il GAS della scuola di Padule.

É vero! La maggior parte dei “GASisti“ continua a fare la spesa nel supermercato. É altrettanto vero che oggi sembra difficilissimo, se non impossibile, rifornirsi con tutto ciò che uno desidera in modo eco-sostenibile e solidale. Ma è anche vero che le rivoluzioni non si fanno in una giornata, nascono e crescono da un piccolo seme che vuol essere nutrito e curato affinché possa un giorno diventare forte e resistente contro il mondo esterno.

É una piccola rivoluzione quella che vede da oltre 20 anni in Italia la nascita su tutto il territorio nazionale di gruppi d’acquisto solidale, ovvero GAS, che sono espressione della voglia di alcuni di cambiare il mondo partendo dalle proprie abitudini di consumo. Sono persone che criticano la produzione intensiva delle industrie agro-alimentari, che vede l’impiego di metodi di concentrazione e monocoltura e di un’infinità di sostanze chimiche e farmaceutiche spesso dannose per la salute e l’ambiente. Nasce così un’intesa tra produttori locali che scelgono di evitare pesticidi, diserbanti, e fertilizzanti chimici e consumatori disposti a pagare prezzi giusti per rendere possibile e sostenibile questa scelta.

Anche in Umbria, terra agricola per tradizione, c’è chi crede in un futuro migliore e ha organizzato dei gruppi di persone che insieme comprano frutta, verdura e preparati da produzione locale e sostenibile, senza l’impiego di sostanze nocive per l’uomo e la terra e nel rispetto della natura e delle tradizioni. É il caso dell’associazione GAIA, formata da giovani professionisti umbri che credono in un altro mondo possibile. 5 anni fa hanno fondato l’associazione che è diventata da allora la loro voce per condividere e diffondere le conoscenze di nuove tecnologie sostenibili, metodi di agricoltura rispettosi dell’ambiente, energia rinnovabile, acquaponica e tanto altro, e strumento per condividere l’esperienza attraverso interventi di educazione ambientale nelle scuole umbre. Uno degli ultimi progetti è un gruppo di acquisto solidale della scuola del comune di Padule che permette ai genitori di ordinare e ritirare i prodotti scelti quando vengono a prendere i loro figli. In questo modo vengono educati sia i ragazzi che le loro famiglie ed insegnanti.

Infatti, non si tratta solo di comprare prodotti sani ma anche di puntare su rapporti diretti tra produttore e consumatore guidati dalla fiducia, sulla trasparenza dei metodi di lavoro e la comprensione di uno e dell’altro creando nuove reti sempre più forti integrando da una parte produttori che da soli sarebbero più deboli nonché acquirenti delle fasce di reddito più basse che altrimenti spesso non potrebbero permettersi di comprare prodotti biologici e di alta qualità offerti nei supermercati.

Si fa presto ad essere cinici e notare come è solo una goccia sulla pietra bollente. Ma molte gocce fanno un getto e allora la singola goccia non va più in fumo. Resta solo di augurare che i gruppi d’acquisto solidale attualmente presenti crescano, dando ai produttori locali uno sbocco nel mercato locale che riesca a garantirgli la continuità delle entrate in modo da poter avere uno sviluppo distaccato dai modelli di crescita predominanti e ai consumatori la possibilità di gustare cibi sani e prodotti locali di alta qualità a prezzi onesti.

Per maggiori informazioni e per iscriversi al gruppo di acquisto solidale della tua città o fondarne uno se ancora non ce n’è

Vai sul sito http://www.wikigaia.it/progettowikigas
Libro consigliato http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=5050