Tu sei qui

“L'Umbria per un'altra Europa”: la sinistra unita, autonoma ed alternativa

di Gracco Babeuf
15/05/2015 - 18:15

Alle elezioni regionali di domenica 31 maggio sarà presente anche la lista “L'Umbria per un'altra Europa”, lista che candida come Presidente il giovane Michele Vecchietti. La lista è in continuità con l'esperienza de L'Altra Europa con Tsipras e nasce da un processo partecipativo iniziato più di un anno fa. In tutta l'Umbria con il motto “prima le persone” c'è stato un coinvolgimento attivo di cittadini e cittadine, la nascita dei comitati territoriali, eventi, manifestazioni e assemblee locali, che hanno portato anche nella nostra regione alla costruzione di una nuova soggettività della sinistra, unita, antiliberista, autonoma ed alternativa al Pd e al centrosinistra. Lavoro, democrazia, ambiente, sanità, patrimonio, immigrazione e istruzione sono i punti che caratterizzano le proposte per un nuovo modello economico e sociale umbro. In effetti anche in Umbria la crisi è pesante e i dati lo dimostrano bene: aumentano la povertà, la disoccupazione, soprattutto giovanile, le ore di cassa integrazione; diminuiscono redditi e diritti per i lavoratori, artigiani e commercianti, le partite Iva in genere, non ce la fanno più. Gli umbri sono davvero in grande difficoltà. II mito dell’isola felice non esiste più. Le responsabilità dell'attuale amministrazione regionale, della Presidente Marini e del Partito Democratico sono oggettive. La Regione non ha giocato alcun ruolo rispetto ai tagli centrali, anzi, si è dimostrata subalterna ed in piena continuità con le politiche di austerità, neo accentratrici e autoritarie di Renzi e del Pd. E’ questo che motiva la scelta elettorale autonoma, fuori dalla coalizione di centrosinistra, de “L'Umbria per un'altra Europa”. Una scelta che si pone come riferimento l'esperienza delle sinistre d'alternativa europee, a partire da quella di Syriza in Grecia. Si tratta insomma di voltare pagina e costruire un polo antiliberista e solidale, alternativo alle politiche renziane, per una regione diversa. All'Umbria della recessione, della subalternità, della disoccupazione, della precarietà, all'Umbria della crisi c'è un'alternativa, la cui costruzione passa per un piano regionale del lavoro contro la disoccupazione e la precarietà, per l'apertura di una nuova stagione di intervento pubblico nell’economia, di salvaguardia dei beni comuni, nella valorizzazione delle eccellenze produttive, nell'integrazione sociale e nella multiculturalità, nella tutela dei beni architettonici e ambientali contro la devastazione di grandi opere inutili come la trasformazione della E45 in autostrada, nella difesa della scuola pubblica e del diritto allo studio, per lo sviluppo di una nuova economia ecologicamente e socialmente orientata che abbandoni la scelta sbagliata della produzione di CSS per la chiusura del ciclo dei rifiuti. “L'Umbria per un'altra Europa” avanza dunque nella nostra regione un progetto politico ispirato a criteri di trasparenza, democraticità, progressività, sostenibilità, giustizia sociale, in netta discontinuità rispetto alla politica degli slogan. “L'Umbria per un'altra Europa” è davvero l'unica lista di sinistra che si presenta alle elezioni, è la sinistra che fa la sinistra.