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Festival delle Nazioni, Tiferno Insieme: "Presto un'iniziativa consiliare sul rapporto costi benefici”
A seguito della concessa gratuità del concerto dell’artista Lenny, avvenuto solo 7 giorni prima della data prevista, il gruppo consiliare di Tiferno Insieme chiederà all’associazione del Festival delucidazioni sulle cause che hanno portato ad una improvvisa marcia indietro sul pagamento del concerto con tanto di rimborso dei biglietti pagati. Non sono ammesse giustificazioni relative alla sicurezza, in quanto un evento organizzato da 3 mesi, con le nuove (ben note dal 2017) regole sugli eventi pubblici, poteva essere organizzato per tempo. Non è che per caso non ha funzionato qualcosa sulla promozione dell’evento? Guardando in rete non si può certo dire che l’artista non sia seguita e certamente poteva avere appeal in un pubblico più vasto.
Nonostante la gratuità, meraviglia soprattutto un pubblico assai scarso nella serata del 29 agosto. Da visione oculare sul posto, era possibile notare molti spettatori passati per caso che hanno assistito ad un concerto poco partecipato e poco frequentato da persone provenienti da fuori.
Gli hotel non risultano certo pieni per eventi relativi al Festival e definire un successo manifestazioni frequentate per la maggior parte da gente della vallata, non giustifica di certo spese e finanziamenti pubblici di tali entità. A titolo esemplificativo si ricorda il finanziamento come “main sponsor" da parte di SOGEPU per un importo pari a 20.000€, soldi sottratti dagli utili della nostra municipalizzata pagati da tutti i cittadini tifernati.Accanto a questo figurano i 30.000 euro pagati dal Comune di Città di Castello e i restanti contributi di Regione (176.500) e Ministero (125.000) fino ad arrivare ad una preventivo che tocca i 500.000 euro.
Tutto questo a fonte di una previsione di incasso di 30.000€ dalla vendita dei biglietti: provocazione per provocazione, alla luce di tali numeri, non potrebbe allora essere gratuito del tutto per tutti i cittadini?
L’augurio che ci facciamo è che tutti gli sponsor, istituzionali e non, riflettano sulle loro contribuzioni a questa manifestazione e propongano di cambiare la dirigenza del Festival seguendo l’esempio di altri festival più virtuosi in cui artisti e organizzazione riescono a dare all’evento un respiro e un richiamointernazionale.
Infine un plauso agli eventi collaterali perché va dato atto che molte realtà artistiche locali si sono comunque adoperate per “riempire” gli spazi del Festival e di questo non si può che ringraziare. Tuttavia il Festival si chiama delle Nazioni e non dell’Alta Valle del Tevere.

