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Sarzanini: “Abbiate il coraggio di denunciare qualunque forma di violenza"

Diritti
Città di Castello 28/11/2015 - 09:55

“Abbiate il coraggio di denunciare qualunque forma di violenza, con la consapevolezza che non fa parte dei rapporti interpersonali e che non può e non deve essere mai accettata”. E’ il messaggio che la giornalista del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini ha rivolto stamattina ai cento studenti presenti nell’aula magna del Liceo Plinio il Giovane per l’incontro promosso dal Comune di Città di Castello nell’ambito del calendario di eventi della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Un messaggio reso particolarmente significativo dai racconti di liti tra genitori all’interno delle mura domestiche e della violenza consumata dai fidanzati, che alcuni ragazzi hanno avuto la forza di condividere con i coetanei e con Sarzanini, accanto alla quale sedevano l’assessore al Sociale Andreina Ciubini, l’assessore alla Scuola Mauro Alcherigi e il dirigente scolastico dell’istituto Eva Bambagiotti. Con l’esperienza diretta dell’inviata che ha seguito i casi di femminicidio più gravi degli ultimi anni, ma anche con una sensibilità personale molto profonda per il tema che l’ha portata a partecipare, tra l’altro, allo spettacolo teatrale di Serena Dandini “Ferite a morte”, Sarzanini ha dato vita a un confronto con i ragazzi che ha cercato di stimolare la consapevolezza delle molteplici forme nelle quali la violenza può nascere ed essere alimentata nei rapporti tra le persone, anche da strumenti ritenuti innocui come chat e social network. “Anche il recente episodio di Perugia ha dimostrato che la violenza può generarsi e nascondersi ovunque, non solo negli ambienti degradati dove c’è disagio sociale come erroneamente si ritiene – ha osservato Sarzanini – e dato la dimensione di quanto sia grave il fenomeno della violenza sulle donne e di quanto sia fondamentale la prevenzione e l’educazione alle corrette relazioni”. “Abbiamo una buona legge sul femminicidio in Italia – ha rilevato Sarzanini – che, però, non funziona a sufficienza, perché non dispone dei soldi per essere veramente efficace e dare aiuto alle donne che sono in difficoltà, ad esempio attraverso il sostegno dei centri di accoglienza”. Il confronto con gli studenti ha permesso di rafforzare l’idea che è possibile contrastare e denunciare la violenza, rivolgendosi alle istituzioni del territorio. “Abbiamo certamente bisogno di condurre un'opera di educazione rivolta bambini ed i giovani – ha sottolineato l’assessore Ciubini – ma disponiamo anche di servizi che possono dare un aiuto concreto alle donne, come il Centro di ascolto antiviolenza dell'Alto Tevere Umbro, che risponde al numero 075. 8529444, ed è a disposizione di chiunque viva una quotidianità di abusi e sofferenze”.