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Elezioni Sardegna, crolla il Movimento, ma Di Maio precisa: "Siamo vivi e vegeti, nessun problema per il governo"

Politica
Italia 25/02/2019 - 16:30

Christian Solinas è in vantaggio su Massimo Zedda alle elezioni Regionali in Sardegna. Quando le sezioni scrutinate sono al 12%, il candidato del centrodestra è dato al 47% contro il 33% del sindaco di Cagliari. Crolla il Movimento 5 stelle: il grillino Francesco Desogus è dato al 11 percento (la lista all’9), ben lontano dal 42,5 per cento delle elezioni politiche del 2018. “Sono già tornato al mio lavoro, in biblioteca. Sapevamo che era una partita già persa in partenza ma mi sarebbe andato bene anche un secondo posto”, dice il pentastellato sconfitto.

Le reazioni – Lo spoglio, iniziato alle 7 di questa mattina, procede molto a rilento: per ogni scheda scrutinata si contano infatti contestualmente i voti per il presidente, di lista e le preferenze. Gli esponenti di Lega e M5s non fanno che ripetere che il risultato non avrà effetti sulla tenuta dell’esecutivo, ma intanto a cambiare potrebbero essere gli equilibri interni ai singoli partiti. Il Carroccio ad esempio, nonostante la campagna massiccia sul territorio di Matteo Salvini, non ha sfondato: è data circa al 12 percento. E, soprattutto, i grillini prendono un altro durissimo colpo. Quindi entrambi avranno interesse a far durare l’alleanza, almeno per il momento. “Sicuramente non ritengo che dagli esiti potrà derivare una qualche conseguenza sul governo nazionale”, ha detto il premier Giuseppe Conte dall’Egitto. Prova a ostentare ottimismo, nonostante i risultati, Luigi Di Maio. “Il Movimento 5 stelle è vivo e vegeto e va avanti, in regione Sardegna come a livello nazionale. Noi siamo positivi, per la prima volta entriamo in regione Sardegna con diversi consiglieri regionali. è inutile confrontare il dato delle amministrative con le politiche: sarebbe come confrontare le mele con le pere”, dice il capo politico del M5s da Roma. Da dove annuncia “novità importanti per il Movimento tra domani e dopodomani”. In giornata è previsto un vertice tra i due vicepremier.

 
 

 

Lo spoglio – Le urne si sono chiuse ieri alle 22 con un’affluenza finale del 53,77%, in aumento dell’1,5% rispetto alle precedenti consultazioni del 2014 (52,2%). La chiusura della campagna elettorale e pure la giornata di ieri, sono state caratterizzate dalle proteste dei pastori sardi per il prezzo del latte: domenica 24 febbraio un gruppo armato ha assaltato una cisterna. I dati reali arrivano con grande lentezza, secondo quanto fa sapere la Regione, arriveranno aggregati, con una modalità predefinita. I Comuni che hanno da una a 10 sezioni forniranno il dato ad ultimazione delle operazioni (100%), quelli tra 11 e 30 sezioni quando si arriverà al 50% dello scrutinio, mentre per i Comuni più grandi quando si arriverà al 25%.

Le elezioni precedenti – Alle elezioni regionali del 2014 sia Lega che M5s non si presentarono. Alle scorse politiche invece i 5 stelle vinsero in Sardegna con il 42,5% delle preferenze, mentre la Lega ottenne il 10,8%. Pd e Forza Italia presero il 14,8 per cento dei voti. 

 

Tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it