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Città di Castello festeggia la 26ª edizione giornate Fai di Primavera

Cultura
Città di Castello 22/03/2018 - 14:51

Un percorso alla scoperta di luoghi d’eccezione che raccontano la storia della città sotto una inedita prospettiva: sta per terminare il conto alla rovescia per le “Giornate FAI di Primavera”, l’iniziativa nazionale del Fondo Ambiente Italiano che si terrà su tutto il territorio nazionale, nei giorni sabato 24 e domenica 25 marzo, con oltre 1000 luoghi aperti, e che vedrà protagonista anche Città di Castello.

“Per il bene comune. La città attraverso i luoghi dei suoi benefattori” è il titolo del percorso promosso – sotto il patrocinio di Regione Umbria e Comune di Città di Castello - dai volontari del Gruppo FAI Città di Castello e che si snoderà stavolta all’interno delle mura cittadine. Guidati con la consueta passione e preparazione dagli “Apprendisti Ciceroni” degli istituti superiori tifernati, i visitatori saranno idealmente accompagnati in un itinerario nel centro storico articolato in tre tappe.

  • Seminario vescovile e Archivio storico della Diocesi. Questa imponente fabbrica settecentesca racchiude un vero e proprio scrigno di tesori: l’Archivio storico diocesano, che conserva documenti di grande pregio che partono dall’XI secolo ai giorni nostri, e la biblioteca Storti-Guerri, che può vantare con un patrimonio bibliografico di oltre 45mila volumi.
  • Fondazione Cassarotti. I locali di Palazzo Casarotti racchiudono la sede di questa storica istituzione dalla triplice intitolazione: Opera Laica Segapeli-Lascito Cassarotti-Fondazione Monti-Torrioli, fondata da Giuseppe Segapeli nel 1839 allo scopo di conferire borse di studio a giovani tifernati che avessero voluto proseguire gli studi. All’interno, una interessante quadreria costituita da opere di provenienza privata e da opere dei giovani borsisti che si distinsero nelle belle arti, tra i quali spiccano i nomi di Giovan Battista Polenzani, Elia Volpi, Celestino Celestini e dei fratelli Sarteanesi.
  • Lascito Pillitu-Palazzo Pierleoni. L’appartamento al piano nobile di Palazzo Pierleoni, con notevoli decorazioni del Seicento, sarà aperto per la prima volta dopo il lascito testamentario di Paola Pillitu, nel 2013, al Comune di Città di Castello. Conserva materiale di notevole valore documentario, frutto del lavoro dei suoi proprietari (Paola e il padre, Luigi Pillitu, figura importantissima per la storia del secondo dopoguerra a Città di Castello), e artistico, tra cui ceramiche e complementi di moda.

Le giornate del Fai sono da anni un’occasione importante per promuovere il patrimonio storico-artistico locale, aprendolo alle visite di turisti e cittadini ma questa volta l’iniziativa assume un significato speciale per noi tifernati che potremo vedere per la prima volta gli spazi di Palazzo Pierleoni, lasciati dalla professoressa Paola Pillitu alla città nell’ambito di una donazione di grande pregio” dichiarano il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e l’assessore alla Cultura, Michele Bettarelli. “Si tratta dell’appartamento che prima il padre Giuseppe e poi la figlia Paola hanno usato come studio. All’interno sono conservati libri, arredi ed oggettistica d’epoca molto interessante ed eterogenea. Tuttavia è lo stesso appartamento con le sue decorazioni e i suoi allestimenti a riservare la sorpresa più grande perché sono un saggio perfettamente conservato su un periodo poco approfondito e aiutano a comprendere il valore del lascito della professoressa Pillitu. La visita inoltre prelude all’attivazione del Centro Studi che avrà come obiettivo ammettere alla fruizione pubblica e a disposizione degli studiosi documenti destinati ad aprire nuove e interessanti interpretazioni della nostra storia recente. Ringraziamo naturalmente i volontari del Fai che con la loro opera contribuiscono a divulgare la conoscenza delle nostre emergenze artistiche e culturali.
Orari e informazioni. Tutti i luoghi saranno visitabili anche separatamente con un contributo libero e le informazioni dettagliate sono disponibili sul sito www.fondoambiente.itGli orari di apertura dei tre luoghi saranno i seguenti: sabato 24 marzo ore 15-18 (ultimo ingresso 17.30); domenica 25 marzo ore 10.30-18 (ultimo ingresso 17:30). Le visite guidate saranno condotte dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo "Plinio il Giovane", dell’istituto d'istruzione superiore "Patrizi – Baldelli - Cavallotti" e dell’istituto di istruzione superiore “Franchetti-Salviani”.
Ringraziamenti. Si ringrazia per il supporto locale: il Comune di Città di Castello,  l’associazione culturale “Centro studi Pillitu-Meroni”; la Diocesi di Città di Castello, il Seminario, l’Archivio storico e la biblioteca Storti-Guerri; la comunità ortodossa; l’Opera Laica Segapeli - Lascito Cassarotti - Fondazione Monti-Torrioli; Sogepu, l’associazione Ari-re radioamatori di Città di Castello, Stefano Mastriforti, Pierfrancesco Zangarelli, Busatti “Il linguaggio delle stoffe”, docenti e studenti degli istituti superiori coinvolti.