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Marconcini (La Sinistra): "Grave la situazione idrica del territorio"

Politica
Sansepolcro 24/07/2015 - 11:06

In questi giorni gli agricoltori della Valtiberina stanno gradualmente rimanendo a secco, senza la possibilità di irrigare le proprie colture perché le riserve idriche delle condotte del piano irriguo si stanno esaurendo. In particolare la situazione più grave si ravvisa nel comune di Monterchi, dove l'eccessivo consumo di acqua perpetrato per usi agricoli della vicina Umbria sta mettendo a rischio la disponibilità della risorsa anche per i normali usi civili.

Tutto ciò appare piuttosto paradossale se si considera che la disponibilità idrica del lago di Montedoglio dovrebbe proprio sopperire, in primis, a questo tipo di problema. Del resto il grosso limite non riguarda tanto la disponibilità di acqua, ma l'impianto di distribuzione che si avvale di un sistema di pompaggio idrico che poi distribuisce la risorsa nei vari laghetti dalla quale attingono le condotte; nei periodi più siccitosi, quindi di maggior utilizzo, il sistema di pompaggio non riesce dunque a reintegrare gli alti consumi.

Visto che esiste già un progetto di raddoppiamento del sistema di pompaggio che potrebbe risolvere integralmente tutti questi problemi, la Regione Toscana dovrebbe sollecitare energicamente l'ente gestore dell'impianto, l'EAUT, ad avviare concretamente la realizzazione di questo progetto, visto che altrimenti anche negli anni a venire il problema si ripresenterà puntualmente.

In secondo luogo, in attesa che si realizzi questa importante opera, la nostra Regione dovrebbe mobilitarsi per chiedere una riduzione dei consumi idrici per uso agricolo che nella parte Umbra sono certamente più alti che in quella Toscana: se infatti nella nostra regione è consentito irrigare una quota massima di superficie agricola del 40%, nella vicina Umbria non vige alcun limite relativo allo sfruttamento della risorsa. Tra le due regioni servirebbe dunque maggiore omogeneità nello stabilire i parametri di salvaguardia della risorsa idrica.

Alla luce di quanto descritto, appare – ancora una volta – superfluo ricordare e ribadire che la presenza di un membro valtiberino all'interno del c.d.a. dell'EAUT (così come promesso dal governatore Rossi nel lontano 2011) risolverebbe a monte buona parte dei problemi di coordinamento e di gestione della risorsa idrica.