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Confcommercio chiede un fronte comune contro il declino commerciale della città
Fare fronte comune per contrastare il declino commerciale della città, conseguenza di scelte di programmazione commerciale sbagliate che hanno privilegiato la riconversione di aree ex industriali a discapito delle attività tradizionali esistenti, provocando chiusure su chiusure in città e nelle frazioni.
E’ la richiesta urgente ribadita dalla Confcommercio di Città di Castello, con l’intento non di polemizzare, ma di trovare soluzioni. Perché se le soluzioni non vengono trovate in fretta ci sarà ben poco da salvare. La mobilitazione del tutto spontanea di alcuni cittadini – che hanno sottoscritto una lettera aperta all’amministrazione, lanciando un forte e preoccupato grido di allarme per la desertificazione commerciale del centro storico – è un punto a favore della presa di posizione dell’associazione.
“Sono anni – sottolinea il presidente di Confcommercio di Città di Castello Mauro Smacchia - che la nostra associazione denuncia gli effetti di queste politiche, che si contrappone a certe scelte, chiedendo a gran voce il potenziamento e la riconversione dell’esistente, piuttosto che la creazione del nuovo, non sulla spinta di ragioni corporative, ma dell’oggettiva dinamica dei consumi e delle potenzialità effettive del nostro territorio. Le conseguenze negative che era facile prevedere sono oggi sotto gli occhi di tutti. Tanto da indurre anche i cittadini a scendere in campo e prendere posizione. Lo spostamento dell’asse commerciale della città nelle aree ex industriali ha penalizzato tutto la rete commerciale esistente. E’ una magra consolazione far notare “noi l’avevamo detto, noi l’avevamo denunciato”. Vorremmo piuttosto che gli interlocutori istituzionali dimostrassero a loro volta piena coscienza dello stato delle cose e impegno massimo nell’affrontarlo”.
La gravità della situazione esige, secondo Confcommercio, una coalizione straordinaria di forze e una progettualità organica e condivisa. “La sensibilità dei residenti e il loro attivo coinvolgimento - prosegue Smacchia – sono un fatto importantissimo. Ora è l’amministrazione comunale che deve ‘battere un colpo’, per questo noi abbiamo chiesto un incontro urgente al Comune per mettere le basi di un percorso di rinascita della città, che ridia prospettive alle imprese di tutto il territorio e restituisca appeal al centro storico”. E a proposito di centro storico Confcommercio sta lavorando all’ipotesi di un concorso di idee da cui trarre spunti e ipotesi progettuali. “Ma da soli – conclude Smacchia – non possiamo fare molto. L’amministrazione comunale deve scendere in campo con decisione ed efficacia, perché l’impegno che abbiamo di fronte se non vogliamo far morire piazze e via di Città di Castello, la sua storia commerciale e la sua qualità della vita, è enorme e complesso”.