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NASpI: la guida al nuovo ammortizzatore sociale

redazione
14/05/2015 - 09:46

Il CDM del 20 febbraio ha approvato in via definitiva il decreto legislativo sulla Naspi. Ecco beneficiari, esclusi, durata, requisiti, importo e modalità di calcolo della nuova assicurazione sociale per l'impiego entrato in vigore il primo maggio.

Dal 1°maggio 2015 è in vigore la Naspi, la nuova indennità di disoccupazione nata nell’ambito del Jobs Act che il Governo ha destinato a coloro che hanno perso involontariamente il lavoro. Dopo mesi di attesa, la data fissata dall’Esecutivo è arrivata.

A stabilire il meccanismo di funzionamento del sussidio è il decreto legislativo approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri lo scorso 20 febbraio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel mese di marzo.

Il 30 aprile 2015 l’INPS ha dramato un messaggio contenente le istruzioni operative sulla nuova indennità, confermando de facto quanto stabilito tre mesi fa dal CDM. A breve dovrebbe arrivare anche una circolare di conferma, ma nel frattempo tutto sembra essere ormai stabilito.

La durata del nuovo ammortizzatore sociale sarà rapportata alla contribuzione del lavoratore e si protrarrà per un massimo di 24 mesi, per coloro che hanno lavorato negli ultimi quattro anni. Il minimo è invece stato fissato a 18 mesi.

Ricordiao inoltre riforma approvata dall’Esecutivo guidato da Matteo Renzi prevede anche la nascita dell’indennità di disoccupazione DIS-COLL destinata ai co.co.co. con o senza modalità a progetto e la sostituzione dell’articolo 17 relativo al contratto di ricollocazione, destinato a tutti i soggetti in stato di disoccupazione.

Naspi 2015: come funziona?

La Naspi, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, come evidenziato in precedenza, partirà dal prossimo 1° maggio e riguarderà i lavoratori che, a partire dalla stessa data, perdono il lavoro involontariamente.

Naspi 2015: beneficiari ed esclusi

Il nuovo ammortizzatore sociale è destinato a tutti i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Rimangono esclusi dall’indennità:

- i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni 

- gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato.

Entrambe le categorie saranno infatti tutelate dalla vigente regolamentazione.

Potranno beneficiare della Naspi anche i soggetti che hanno presentato le dimissioni per giusta causa e coloro che hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 1 5 luglio 1966, n . 604, come modificato dall’articolo 1, comma 40 ,della legge n. 92 del 2012 .

Naspi 2015: requisiti

Per poter usufruire della Naspi, i soggetti disoccupati devono aver maturato i seguenti requisiti:

- stato di disoccupazione ai sensi dell’articolo 1 , comma 2, lettera c), del decreto legislativo 21 aprile 2000, n .181, e successive modificazioni

- il lavoratore deve poter far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione

- il lavoratore deve poter far valere trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.

Naspi 2015: durata

La durata della Naspi varia in base alla storia contributiva di ogni soggetto e potrà arrivare a un massimo di 24 mesi per chi ha lavorato negli ultimi 4 anni, scendendo fino a 18 mesi alla data 1°gennaio 2017.

Andando nei particolari, la durata massima prevista è pari alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei quattro anni precedenti il giorno di perdita del lavoro.

Dal conteggio vengono esclusi i periodi che hanno già causato l’erogazione delle altre indennità di disoccupazione.

Ricordiamo che per gli eventi di disoccupazione che si verificheranno dall’1.1.2017, la durata della prestazione non potrà superare le 78 settimane.

Naspi 2015: importo e calcolo

Per quanto riguarda l’importo mensile dell’indennità, esso viene calcolato dividendo il totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni per il numero di settimane di contribuzione. Il quoziente viene infine moltiplicato per il numero 4,33.

Ricordiamo che il calcolo delle retribuzioni si basa sia sugli elementi continuativi che su quelli non continuativi, oltre che in base alle mensilità aggiuntive.

Nel caso in cui la retribuzione mensile risultante dall’operazione fosse pari o inferiore, per il 2015 all’importo di 1195 euro mensili, l’importo della Naspi sarà determinato in misura pari al 75% della retribuzione stessa.

Se invece, l’importo della retribuzione mensile fosse superiore ai 1195 euro mensili, al 75% sopra descritto, verrà aggiunto un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo.

In tutti i casi, l’importo massimo mensile per la Naspi non potrà superare i 1300 euro, rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente.

Lo stesso massimale di 1195 euro sarà soggetto a rivalutazione annuale.

Inoltre, a decorrere dal primo giorno del quinto mese di fruizione dell’indennità, l’importo della naspi verrà ridotto progressivamente del 3% al mese a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione.

Infine sottolineiamo che alla Naspi non verrà applicata la trattenuta del 5,84% prevista 

sull’importo delle prestazioni di sostegno al reddito.

Per approfondire: Naspi 2015: come si calcola? Le istruzioni punto per punto

Naspi 2015 vs Aspi 2014: un passo indietro o un passo avanti? Scopriamolo