Tu sei qui

Stop alla violenza sulle donne è lo slogan del 25 novembre

Cultura
Citerna 23/11/2015 - 15:57

Stop alla violenza è lo slogan del 25 novembre anche a Citerna. L’amministrazione comunale citernese ha di nuovo preso in considerazione il tema della violenza sulle donne, per dire no alla violenza in tutte le sue forme, e lo ha fatto cercando di parlarne in modi diversi. Lo ha fatto anche quest’estate attraverso un momento di spettacolarità con Chained Love, un balletto fatto da professionisti, perfetti interpreti di una storia romantica poi rivelatasi aggressiva in un gioco di abuso e dominio. Ora, proprio per ricordare l’importanza di questa giornata, l’amministrazione comunale ripropone alla comunità con più forza questa tematica, affrontando in una tavola rotonda tutti gli aspetti che appartengono alla sua sfera argomentativa: da quello sociologioco a quello psicologico, da quello legale a quello delle associazioni locali. Con gli amministratori locali, a partire dal sindaco Giuliana Falaschi, accompagnata da tutti gli assessori, saranno presenti i seguenti relatori: Ilaria Chiasserini, pistrinese neolaureata in sociologia, Giulia Radi, psicologa del Centro antiviolenza Liberamente Donna di Perugia, Gloria Cangi, fighillese specializatta nell’area legale, e Rossella Cestini, referente per i servizi dell’Usl 1 dell’Altotevere umbro. L’obiettivo è parlarne, affinchè non restino nell’oscurità temi seppur scottanti, ma anzi se ne sappia affrontare le sue limitazioni per divulgare l’informazione di certe strutture e servizi che possano aiutare chi vive certe emblematiche situazioni per poterne uscire prima che sia troppo tardi. Perchè il 25? È la data ufficializzata dall’Assemblea Generale, scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotá nel 1981, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, che furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente, proprio il 25 novembre del 1960.