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CNA: “Una strategia per rilanciare il liceo artistico di Anghiari”

Economia
Anghiari 29/09/2015 - 18:04
“Non possiamo consentire che si disperda un patrimonio di professionalità e di lavorazione artistica”. Santi Del Sere è non solo un dirigente di CNA ma anche un noto artigiano del legno, eccellente esponente dell'artigianato artistico e tradizionale. E’ stato il primo Maestro Artigiano ad ottenere la qualifica dalla Camera di Commercio di Arezzo. Ma in questo caso è soprattutto un ex allievo del Liceo Artistico di Anghiari preoccupato per la sorte, in relazione al numero di iscritti, di quella che considera la sua scuola.
“Sono consapevole che quella attuale è una fase molto difficile per il restauro dei mobili antichi. Penso che questo delicato lavoro continuerà, purtroppo per anni, a restare vittima delle mode e delle nuove tendenze di arredare la casa, ma non credevo che questa crisi arrivasse a sfiorare anche l’ex Istituto Statale d'Arte di Anghiari ora liceo, unico in Italia specializzato nel restauro del mobile antico”.
Questa scuola, che annoverava l’insegnamento di tutte le discipline legate alla lavorazione del legno, ha accumulato materiale inestimabile costituito da manufatti originali, oggetti di studio, per far conoscere e approfondire le varie discipline tecniche che venivano praticate nei laboratori attrezzati.
“Nel calo delle iscrizioni hanno influito diversi fattori – sottolinea Del Sere. La crisi del mercato ma anche una proposta formativa stravolta dalla nuova riforma scolastica che ha riconvertito in Licei gli Istituti d’arte, diminuendo le ore di “pratica” di laboratorio all’interno del programma didattico che era il fulcro di questo tipo di scuola. Fino a pochi decenni fa erano le scuole con i propri laboratori ad insegnare i primi approcci dei mestieri”.
Del Sere propone quindi di tessere nuovamente il filo che lega teoria e prassi, nozioni e concreta pratica in bottega. “In questo contesto i Maestri artigiani potrebbero dare vita ad una nuova stagione per non perdere il tesoro di cultura e del saper fare. Condivido l'idea del Comune di Anghiari di dare in gestione al Convitto nazionale di Arezzo un'ala di Palazzo Testi ad uso foresteria e di erogare contributi per lo spostamento degli allievi che vogliano venire a studiare al Liceo di Anghiari. Questi sostegni sono importanti ma non sufficienti. E' necessario un progetto più ampio con la creazione di corsi estivi per stranieri o persone che si vogliono riconvertire nel lavoro o soggetti che intendono apprendere le varie discipline della lavorazione del legno e del restauro del mobile antico; collegare imprese artigiane strutturate per fare prototipi e ricerca; rispolverare e rivisitare  le vecchie tecniche decorative. Chiamare designer di chiara fama per poter insegnare nel programma formativo riscoprire le tecniche antiche riproponendole in un nuovo contesto di produzione legato all’arredamento e alla nostra cultura. La eco sostenibilità, l’innovazione, la creatività sono i nostri punti di forza. La riscoperta di tecniche antiche può essere intesa in due modi. Quello tradizionale: produrre pezzi unici e ricercati. Poi c'è l'altro e cioè la rivisitazione con nuove tecnologie: la lavorazione a controllo numerico e a fonte al laser o la modellazione tridimensionale a distanza con le nuove stampanti 3D. Questi elementi possono essere presi in considerazione per un  percorso formativo efficiente, concreto ed adeguato per i futuri mercati che saranno sempre più globalizzati e che dovranno costruire in maniera efficace e incisiva la nuova figura professionale artigiana”.

Una strategia che può produrre altri risultati positivi. “Non è da trascurare l’aspetto turistico – conclude Del Sere. Questo progetto sarebbe in grado di creare un interessante movimento anche per  la promozione di un territorio famoso per l'antiquariato e l'artigianato artistico. Potrebbero essere coinvolte sia la Regione Toscana che le università della Toscana e dell'Umbria per un forte e innovativo lavoro di promozione”