Tu sei qui

Profughi, parte la gara tra Lega e destra a chi è più contrario

Attualità
Città di Castello 04/08/2016 - 17:09

Incredibile, ma vero. Sebbene Lega, Fratelli d'Italia e quel che resta di Forza Italia negli anni in cui sono stati al governo nazionale abbiano avvallato qualsiasi intervento militare atto a destabilizzare intere aree del pianeta, oggi a Città di Castello si scontrano su fantomatiche primogeniture di sit-in di protesta contro l'arrivo di profughi. E che pensavano? Tant'è. Di seguito il comunicato della Lega e a seguire quello di Lignani. 

"Siamo molto orgogliosi che le iniziative promosse e annunciate dalla Lega Nord servano da spunto alle altre  forze politiche le quali, evidentemente in mancanza di idee proprie, cercano di presiedere il territorio accodandosi ad manifestazioni leghiste già pubblicizzate( 28 Luglio ndr)". Così il capogruppo Lega Nord Riccardo Augusto Marchetti interviene sul sit in organizzato da alcune forze politiche contro l'arrivo di profughi nel rione Prato a Città di Castello. "Ci dispiace – spiega Marchetti – che certe iniziative siano fatte solo per avere visibilità e non per il bene dei cittadini, l'unica cosa che dovrebbe muovere l'azione politica di ognuno di noi. Come annunciato, Sabato 6 Agosto Lega Nord organizzerà un corteo di protesta per le vie del paese, insieme vogliamo dire No  all'arrivo di clandestini nel rione Prato. Non ci interessa il numero, che siano 8 o 100 fa poca differenza,  noi non vogliamo e non possiamo permettere che ulteriori immigrati pesino sulle spalle dei tifernati già provati dalle decisioni  della  politica locale e nazionale"

Sulla questione intervenie anche il consigliere Valerio Mancini che precisa: "Non c'è logica né criterio da parte del Governo di NON eletti che decide senza remore, incurante del potere decisionale dei sindaci o delle forze militari, le quali in questa vicenda non hanno alcuna responsabilità. Mi aspetto un atto di protezioni alla nostra comunità da parte dei deputati nazionali funzionali al governo Renzi perchè ricordo che nel 2014 questo lucroso mercato dell'accoglienza, svolto con scientifica politica industriale da parte delle cooperative sociali, solo in Umbria è costato circa 15 milioni di euro e oggi non credo ci siamo allontanati di molto da questa cifra, per non parlare degli ingenti costi sanitari, sociali e giuridici che questi fenomeni comportano, finanche una evidente svalutazione immobiliare del Rione Prato. Invitiamo dunque tutta la cittadinanza a partecipare al  corteo della Lega Nord sabato 6 Agosto per dire no a certe imposizioni, pronti ad accogliere famiglie e bambini , ma non nullafacenti che gravano sulle spalle di ognuno di noi".

Ed ecco la risposta di Lignani Marchesani che precisa innanzitutto di vivere sulla propria pelle l'emergenza profughi

La Lega se ne deve fare una ragione: nessuno ha l'esclusiva dell'inizativa politica su alcuna tematica e in questa vicenda devono prendere atto di come  a muovere le acque sia stato Cesare Sassolini. Se al rione Prato ci sono di fatto due eventi è solo perché la Lega ha rifiutato un'inizativa unitaria. Da  persona dotata di qualche esperienza invito la Lega a non ripercorrere errori del passato da me compituti e a farsi carico, da azionista di maggioranza, dell'unita' della coalizione, valore aggiunto indispensabile per costruire un'alternativa.  Ma quello che è inaccettabile è sindacare la morale dell'operato politico. Il sottoscritto vive sulla propria pelle l'emergenza profughi essendosi stanziati 6 pachistani nell'appartamento sottostante a quello in cui vive mia figlia a Sansepolcro. Sono brave persone ma è evidente la contrazione del valore dell'immobile e la sovrapopolazione cui è esposto il condominio; eppure non ne faccio un caso personale e , da amministratore, reputo giusto andare  ad occuparmi dei problemi degli altri.

Solo il Padreterno però conosce il confine autentico tra agire per visibilita' politica (che non è un reato) ed operare in via disinteressata per l'interesse della Comunita'. Nessuna particolare illuminazione permette ad alcuno di sindacare l'azione politica altrui e respingo al mittente una simile insinuazione, a maggior ragione da persona che, al contrario del Capogruppo Marchetti, vive questi problemi in prima persona.