Tu sei qui

Rifugiati, Lignani Marchesani contro i progetti SPRAR

Politica
Città di Castello 08/09/2016 - 15:04

Nonostante il Sindaco si sia arrampicato sugli specchi la divisione tra Gruppo PD e Primo cittadino sui progetti legati al Sistema Protezione Richiedenti Asilo Rifugiati (SPRAR) è apparsa evidente in Consiglio comunale. Fratelli d'Italia condivide la posizione di Luciano Bacchetta riguardo le sue riserve sull'attivazione nella nostra città del sistema SPRAR. Infatti essere immessi nel sistema di progetti finanziati in materia d'immigrazione da parte del Ministero dell'Interno non è assolutamente alternativo alle procedure attivate dalle Prefetture con cui ci si può trovare dalla sera alla mattina con sedicenti rifugiati nel territorio comunale per la concessione, profumatamente pagata, da un privato di spazi abitabili adeguati. Tradotto nell'immediato, parole del Sindaco, aderire allo SPRAR non significa che un albergatore non possa mettere a disposizione della Prefettura il proprio albergo in disuso per ricavarne profitto.come da tempo si vocifera a Città di Castello. Lo stesso Decreto del Ministero dell'Interno del mese scorso che ha adeguato la normativa sullo SPRAR non ha fatto minimamente menzione a una simile possibilità. Attivare lo SPRAR avrebbe dal punto di vista sociale solo conseguenze devastanti a fronte di contributi che non risolverebbero la situazione finanziaria del Comune. Una simile adesione prevede infatti non solo accoglienza ma anche progetti di accompagnamento al lavoro che di fatto sostituirebbero i lavori meramente esecutivi in tema di uscerato, verde pubblico e piccoli servizi attualmente svolti da cooperative di tipo B con soggetti svantaggiati; servizi già pesantemente tagliati dal Comune. Se si vuole sostituire i soggetti deboli tifernati  che sbarcano il lunario con le poche ore di lavoro loro rimaste con i rifugiati o pseudo tali lo dica il Gruppo pd  così favorevole allo SPRAR e lo confermi il Consigliere Bartolini, sicuramente in buona fede con la sua proposta di far svolgere lavoretti agli immigrati ma superficiale nell'analizzarne le conseguenze.

Quindi ribadendo l'avversione a tutta la normativa nazionale in materia si conferma da un lato il proprio no allo SPRAR, che creerebbe una guerra tra poveri, e dall'altro  il sostegno ai soggetti deboli in difficoltà per il taglio delle ore subite dalle cooperative di tipo B.

 

Andrea Lignani Marchesani

Capogruppo FdI Comune di Città di Castello