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Profughi, Rifondazione comunista: "Bacchetta incontri piuttosto le associazioni"
Rifondazione comunista di Città di Castello, pur ritenendo del tutto legittimo l'incontro del sindaco Bacchetta con il prefetto rispetto alla questione profughi, considera le risultanti del confronto non così chiare ed infarcite di auspici generici. Intanto, come noto, l’arrivo dei profughi non dipende dalla disponibilità delle amministrazioni comunali, ma è un provvedimento imposto dallo Stato a seguito di accordi internazionali. Questo non vuol dire che Bacchetta non faccia bene ad interessarsi delle modalità attraverso le quali evitare ghetti o l'insorgenza di nuovi razzismi. Crediamo solo che sarebbe opportuno e urgente che l'amministrazione incontri semmai quelle associazioni che lavorano sul territorio proprio per costruire un rapporto costante su quella che è una vera e propria emergenza umanitaria, la cui prima causa sono i bombardamenti della NATO. Detto questo, ci permettiamo di consigliare al sindaco ed eventualmente all'assessore competente di incontrare anche la struttura comunale per approfondire il Decreto di riforma del sistema di accesso allo Sprar che è stato approvato in sede di Conferenza unificata il 3 agosto scorso e che scaturisce dai contenuti dell'Intesa tra Governo, Regioni ed enti locali del 10 luglio 2014. Con il decreto, fortemente voluto dai Comuni, si favorisce la stabilizzazione dei progetti Sprar già attivi e, contemporaneamente, si snelliscono le procedure di accesso alla rete per i nuovi Enti Locali che intendano farvi ingresso. Si supera così l'attuale rigidità imposta dalla periodicità di pubblicazione dei bandi di adesione, favorendo una gestione capace di accogliere le domande degli Enti locali senza più vincoli temporali, ma solo in base alla disponibilità delle risorse. Ciò al fine di stimolare una costante progettualità coinvolgendo tutti i soggetti qualificati attivi nel settore attraverso il coordinamento dei Comuni. Ecco, esattamente quello che vorrebbe Bacchetta che poteva evitarsi lettere, incontri e titoloni discutibili che hanno reso felici solo coloro che hanno manifestato contro l'arrivo di chi scappa dalla guerra, dalla fame e dalla miseria.
Paolo Capacci, Segretario di Rifondazione comunista di Città di Castello

