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La prima variazione di bilancio è servita

Politica
Città di Castello 06/08/2016 - 15:12

Eccoci. La prima variazione di bilancio è servita. Per la verità la contabilizzazione di nuove entrate esplicitamente vincolate da contributi regionali è solo un aspetto dell'atto. Intanto, la variazione arriva solo dopo due mesi dall'approvazione del bilancio. Non solo. L'assessore, in risposta a Lignani, dichiarò che la proposta, in cui ci “sono atti ed interventi di grande valore sociale, progetti ed interventi a beneficio della città e dei cittadini” è arrivata dagli uffici. In altri termini non è stata la politica a decidere, ma i tecnici. O meglio, con queste dichiarazioni si vuole forse scaricare sui dipendenti scelte amministrative che non vanno in continuità con la passata amministrazione. Infatti, sia la definitiva ristrutturazione della Torre Civica, vero e proprio simbolo della città, sia la costruzione di una mensa laica popolare capace di rispondere alle povertà e alle solitudini, sono due progetti rinviati e spostati di almeno un anno. In favore di cosa? E non si scomodi il patto di stabilità. Di seguito la discussione sull'atto.

Approvata dal consiglio comunale con i 15 voti a favore della maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra per Castello), 6 contrari delle minoranze (Tiferno Insieme, Castello Cambia, Lega Nord, Fratelli d’Italia) e un astenuto (Movimento Cinque Stelle) la ratifica alla variazione al bilancio di Città di Castello. “La scadenza del mandato ci ha indotto a presentare una manovra economica aperta, che non pregiudicasse la libertà di scelta di chi fosse venuto dopo” ha spiegato il vicesindaco e assessore al Bilancio Michele Bettarelli, illustrando i numeri della variazione: “muoviamo circa 300mila euro su un volume complessivo 56 milioni. Tuttavia non è una cifra trascurabile se analizziamo le nuove destinazioni. Una parte servirà a finanziare bandi legati al sociale, alle scuole, ai lavori pubblici e all’ambiente. Nel sociale le risorse sostengono il progetto di Home Care Premium, l’assistenza domiciliare per persone non autosufficienti e il Sal, il Servizio di accompagnamento al lavoro per cittadini con un disagio. Una fetta consistente è stata impiegata per i lavori sul sito templare di Santa Maria della Carità e sulla Piazza dell’Archeologia, due tasselli in sospeso, che andranno finalmente al loro posto in quel quadrante così strategico del centro storico”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, intervenendo sul punto in discussione e sul successivo, ha espresso un giudizio sulla politica finanziaria del comune “La variazione ci permette la sottolineare la bontà delle scelte fatte da questa amministrazione comunale. Procediamo ad aggiustamenti che sono di piccola entità ma indicativi di scelte coraggiose. Il Comune è stato tra i primi in Italia a sperimentare il bilancio secondo il principio del pareggio strutturale, adottando una contabilità solare. Dentro questa impostazione sono state compiute scelte forse impopolari, come il recupero nell’anno in corso e senza rateizzazione dei tributi ma abbiamo anche messo a disposizione delle aziende elementi per la ripresa e dato una boccata di ossigeno a tanti imprenditori. La variazione è dunque adeguata e i parametri in linea con il patto di stabilità. Il gruppo Psi voterà sì”. Per Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, si tratta di “variazioni nominalistiche e a tempo di record se si pensa che il bilancio è stato approvato appena lo scorso 2 maggio. Il mio voto contrario è basato sulla tempistica: dal mio punto di vista il consiglio rimane sovrano sulla priorità degli atti di indirizzo. C’erano i margini, essendo la delibera di Giunta datata 4 luglio, per non bypassare il consiglio, che doveva procedere ad una analisi ex ante non ad una ratifica ex post”. “Ringrazio il presidente della commissione Programmazione per aver annunciato al ritorno dalle ferie un percorso conoscitivo sul bilancio” ha detto Valerio Mancini, consigliere della Lega Nord “Davanti a molti comuni a rischio di dissesto finanziario, il comune non corre questo pericolo ma c’è comunque spazio per miglioramenti, riducendo le aree di spreco, ad esempio sulle spese di cassa che possono essere limitate. Voto no ma con la speranza di modificare nel senso dell’equità il bilancio. Auspico nello specifico un aumento delle detrazioni della Tari per famiglie di disabili, anziché costringerle ad innumerevoli bandi. Sarebbe un atto di vicinanza significativo. Infine mi aspetto che gli amministratori dicano ai cittadini che il governo ha fatto grandi tagli e che, seppure il comune vanti un’autonomia finanziaria del 90 per cento, dal governo sono stati tagliati nove milioni di euro negli ultimi anni”. Alcune considerazioni politiche sono venute dal capogruppo di Tiferno Insieme Nicola Morini: “In primo luogo la documentazione tradisce la difficoltà a applicare leggi del governo che non aiutano le amministrazioni comunali. Se, come è stato detto, il consiglio è palestra di velleità inutili, allora lo è anche la giunta che sulle scelte è marginale. A volte sembra che i dirigenti potrebbero governare da soli qualsiasi amministrazione comunale”. “Non entro nel merito degli orientamenti generali” ha detto Vincenzo Bucci, consigliere di Castello Cambia, “la bontà della politica di bilancio, si vedrà nella fase finale. Ma il consiglio comunale deve rimanere il luogo dove si prendono le decisioni”. Intervenendo anche sul punto successivo, relativo alla variazione all’assestamento, alla salvaguardia degli equilibri,e allo stato di attuazione dei programmi, Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, ha detto “Benvengano le sollecitazioni e che siano realizzate specialmente se sono riferite a famiglie con difficoltà. Avere aderito alla sperimentazione sull’armonizzazione del bilancio, ci ha portato ad una nuova manovra economica di tipo aziendale, dove le entrate devono coprire tutte le spese di anno in anno. Una modalità di trasparenza. Nel merito: l’autonomia finanziaria del 90 per cento, i servizi che si autofinanziano, consentono una lettura positiva del bilancio. Le variazioni sono finalizzate a mantenere le risorse dei programmi regionali, come la futura realizzazione di Piazza dell’Archeologia, oppure a proseguire l’assistenza domiciliare e il servizio di avviamento al lavoro, su cui Città di Castello può vantarsi di avere la percentuale di stabilizzazioni tra le più alte in Umbria, lavori su strutture pubbliche e scuole o sul sito templare. L’unica cosa che mi sento di suggerire è una maggiore attenzione al recupero dell’evasione fiscale”. Nella replica Bettarelli ha parlato di “7 milioni in meno negli ultimi sei anni. I tagli ci sono stati ed il comune di Città di Castello ha fatto di necessità virtù”. Quanto alla delibera di Giunta, per Bettarelli “L’atto è pienamente legittimo: chi amministra deve fare delle scelte e questo nel pieno rispetto del consiglio”.

Salutando Mauro Alcherigi, che lo ha preceduto nell’incarico, “per la dedizione e l’ottimo lavoro svolto”, l’assessore al Bilancio Michele Bettarelli ha presentato al consiglio comunale di Città di Castello la variazione all’assestamento e la relazione sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio e sullo stato di attuazione del programma: “Nella variazione all’assestamento, per un milione e 300mila euro, figura l’incremento proveniente dai permessi per costruire, che vogliamo interpretare come un piccolo segnale di ripresa da parte del settore edilizio, dopo le certezze che l’adozione del Prg strutturale ha dato a cittadini ed imprese. Grazie a fondi vincolati della Regione Umbria, con questa variazione disporremmo di circa 100mila euro per la mitigazione del rischio idrogeologico e di oltre 350mila euro per proseguire il lavoro di bonifica alla vulnerabilità sismica degli edifici. Infine registreremo ufficialmente la vendita delle quote della Fintab, dismissione prevista nel piano di semplificazione delle partecipate, che l’Amministrazione comunale sta perseguendo”. “Di materia tipicamente tecnica e contabile” ha parlato Bettarelli in relazione allo stato di attuazione del programma, verifica facoltativa a cui il Comune ha scelto di sottoporsi, e alla salvaguardia degli equilibri, tutti in linea con i parametri”. Aprendo il dibattito, Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme ha invitato la Giunta “a verificare entrate ed uscite. Nelle entrate correnti abbiamo una diminuzione della previsione di duecentomila euro nelle sanzioni, di centomila nell’introito dellaTari”. In dichiarazione di voto, Morini ha aggiunto: “il voto contrario, essendo il bilancio materia politica, è quasi obbligatorio. Del quadro tracciato, non mi piacciono dettagli significativi: bene la Piazza Archeologia ma non l’avremo realizzata così, con un nome anonimo e un progetto non azzeccato. Ugualmente il Centro di documentazione dell’arte contemporanea è poco vissuto e rischia di diventare una cattedrale nel deserto”. Per Vincenzo Bucci, consigliere di Castello Cambia “le criticità dei primi sei mesi sono evidenti nella logica delle entrate. Aspettiamo la verifica e nel frattempo sarebbe opportuno recuperare le capacità finanziarie che mancano a questo esercizio”. Se Cristian Bragagni, consigliere di Tiferno Insieme, ha chiesto informazioni sull’apertura della biblioteca di Palazzo Vitelli a San Giacomo, lamentandone i ritardi, Massimo Minciotti, consigliere del Pd, a nome della maggioranza, ha annunciato il voto positivo, perché “questo è un bel assestamento”. Nella replica Bettarelli ha aggiornato lo stato dell’arte su scale mobile, “manca il collaudo”, e sulla biblioteca, “Non voglio fare pronostici ma siamo in dirittura finale”. Sulle previsioni in riduzione (multe, cespite Tari), rispondendo a Morini, ha parlato di misure cautelative. Variazione all’assestamento, salvaguardia degli equilibri, stato di attuazione del programma sono stati approvati con i 15 voti favorevoli della maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra per Castello), i sei contrari delle minoranze (Lega Nord, Fratelli d’Italia, Tiferno Insieme, Castello Cambia) e un astenuto (Movimento Cinque Stelle).