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La maggioranza impedisce di discutere di Sogepu in commissione Garanzia e Controllo
Avevamo salutato l’istituzione della Commissione di Controllo e Garanzia come una novità storica e positiva circa le prerogative che spettano all’opposizione. Avevamo giudicato positivamente anche il voto a favore di quasi tutta la maggioranza nonostante fosse stato una sorta di atto dovuto. Finalmente nella storia del Consiglio Comunale di Città di Castello si è data piena attuazione a quanto prevedono il Testo Unico sugli Enti locali e il nostro stesso Statuto per dare più ampie garanzie all’azione della minoranza.
Purtroppo la Commissione non ha fatto in tempo nemmeno ad insediarsi che già nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza, su palese richiesta del Sindaco, ha votato contro una mozione che chiedeva di portare in discussione nella stessa un’ampia disamina delle problematiche attinenti SOGEPU. Di fatto si è dato vita alla Commissione e alla prima occasione la si è voluta censurare e cassare nelle possibilità di controllo che le competono.
Sulla questione SOGEPU il nervosismo della maggioranza è chiaro soprattutto quello del Sindaco che in sede di discussione ha minacciato di ricorrere ad una “commissione d’inchiesta” nel qual caso un qualsiasi consigliere, con i propri atti e dichiarazioni, abbia a turbare la gara in atto sulla gestione dei rifiuti sfavorendo SOGEPU. A parte il fatto che il bando della gara ormai ha superato l’anno di vita senza sapere nulla circa le sue risultanze, e questo di per sé è scandaloso, sarebbe opportuno invece avere finalmente maggiore informazione e trasparenza in merito a questa e altre questioni.
Per questo motivo è necessario andare oltre la pesantezza della affermazioni di un Sindaco che pare non voler riconoscere alla politica piena libertà di azione e in particolare di volere porre limiti incongrui al diritto di espressione e di sindacato ispettivo dei consiglieri di opposizione.
Chiederemo quindi al consigliere Marchetti, Presidente della commissione di controllo e garanzia, di procedere oltre questo passo falso della maggioranza non recedendo circa la sua intenzione, dichiarata in consiglio, di portare comunque l’argomento all’esame delle prime sedute.
Inutile votare a favore dell’istituzione di Commissioni di garanzia quando poi non le si vogliono fare funzionare, l’atto della maggioranza avrebbe il sapore della beffa di chi a parole vuole piena trasparenza e alla prima occasione utile la nega.
Morini/Braganti (Tiferno Insieme)

