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Nardi, la soddisfazione di Bacchetta e Fratini per la commessa dall'Eritrea

Lavoro
San Giustino 14/10/2018 - 11:02

“Ora la proroga di un anno della cassa integrazione per il rilancio azienda e difesa occupazione”
 

Vertenza Nardi – soddisfazione dei sindaci Bacchetta e Fratini per la notizia commessa fornitura macchine agricole da “Apprendiamo con soddisfazione dagli organi di informazione la importante notizia relativa ad una significativa commessa per la fornitura di macchinari agricoli in Eritrea da parte della azienda Nardi Spa da tempo interessata da una delicata vertenza e da annunciati piani di ristrutturazione che prevedono un robusto ridimensionamento del personale. L’annuncio che ha fatto il dottor Paolo Guerriero Carloni, manager tifernate, attualmente uno degli amministratori dell’azienda Nardi spa, in riferimento alla commessa che consente di fatto in prospettiva di aumentare in maniera considerevole il fatturato dell’azienda e apre uno spiraglio per la tenuta dei livelli occupazionali dell’impresa in crisi, rappresenta senza dubbio un elemento più che positivo che cade proprio in un periodo decisivo per il futuro di questa azienda e soprattutto per la difesa e mantenimento dei livelli occupazionali.” E’ quanto dichiarato dai sindaci di Città di Castello e San Giustino, Luciano Bacchetta e Paolo Fratini che proprio nei giorni scorsi hanno inviato una lettera a firma congiunta al Vicepremier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, “per chiedere la proroga di almeno altri 12 mesi della Cigs (Cassa Integrazione Straordinaria) per l’azienda Nardi Spa”. ”Alla luce di questa importante notizia e di un concreto rilancio dell’azienda nei mercati internazionali oltre che in quelli nazionali – concludono i due sindaci - diventa più che mai fondamentale la proroga della Cassa Integrazione per consentire di allentare le tensioni tra i lavoratori che oggi stanno rischiando di perdere il proprio posto di lavoro e di ritrovare, proprio in virtù di questi importanti accordi produttivi, una ricollocazione all'interno della fabbrica e a coloro che hanno maturato i requisiti e i presupposti di legge, di andare in pensione.”

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Redazione