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Cgil, Cisl e Uil incontrano l'Amministrazione di Città di Castello sulla sanità

Salute
Città di Castello 09/09/2015 - 17:36

Si è svolto il giorno 8 settembre  2015, presso la residenza Comunale di  Città di Castello, un incontro tra una delegazione delle  org. Sindacali, CGIL, UIL, CISL territoriali, unitamente ai sindacati dei pensionati SPI CGIL FNP CISL UILP UIL, composta da Bruno Allegria,Tedeschi Stefano, Egidi Pier Giovanni, Ciurnella Francesco, Alessandro Piergentili, Adamo Sollevanti, Antonello Paccavia, Alessandro Mencaccini, Corrado Campanelli e la Amministrazione Comunale, riguardante le problematiche della Sanità nel territorio, alla luce dei recenti provvedimenti da parte del Governo ed in relazione agli impegni assunti dal Direttore Generale Dott. Legato.

Il confronto ha riguardato piano di riorganizzazione dell’accesso al pronto soccorso,(circa 14.000 accessi sei mesi 2015) modalità di accesso dei codici bianchi( 8%) e verdi(50%);
Ampliamento palazzina ospedale di Città di Castello per ampliare spazi e razionalizzare servizi ambulatoriali;
Odontoiatria, sistema di funzionamento radiologia Città di Castello/ Umbertide;
Funzionamento delle R.S.A Ospedale Città di Castello/ Umbertide, con valutazione positiva sull’integrazione tra Ospedale e Medicina di Base.
Dotazione tecnologica Ospedale di Città di Castello e Umbertide, servizio M.O.C di Umbertide la implementazione della dotazione tecnologica dell’Ospedale di Città di Castello e di Umbertide e la riorganizzazione degli accessi ad iniziare dal pronto soccorso del nosocomio di C. di Castello.

Dalla discussione è stata ribadita la necessità di un incontro con il Direttore Generale, da parte dei Sindaci del territorio “alto tevere” anche con la presenza delle Organizzazioni Sindacali per avere elementi di certezza rispetto agli impegni previsti nel piano finanziario illustrato il 19 marzo 2015 ed i riflessi che le recenti decisioni in materia di tagli alla Sanità  possono produrre nell’alta valle del Tevere.

La delegazione sindacale ha espresso preoccupazione rispetto ai tagli paventati che sono una ricetta vecchia e fallimentare e che rischia di produrre danni incalcolabili. Impoverire ulteriormente il servizio sanitario pubblico - e la filiera produttiva che lo accompagna - rinunciare al diritto universale alla salute per tutti i cittadini e frenare sviluppo economico e occupazione, che dal sistema sanitario ricevono linfa e spinta. 

CGIL CISL UIL  ritengono che la spending review è cosa seria e buona se i risparmi restano nel sistema socio sanitario per cominciare a ridurre i ticket e per dare le prestazioni che oggi mancano, alla prevenzione e ai nuovi servizi socio sanitari nel territorio (case della salute, cure primarie) indispensabili per fronteggiare “l’epidemia delle malattie croniche” (come la definisce l’Oms), al superamento delle liste d’attesa, ai nuovi Lea, allo stato i cui versano i servizi per la salute mentale o quelli sulle dipendenze, alla sparizione dei consultori materno infantili.