Tu sei qui

L'omaggio di Salvatore Sciarrino ad Alberto Burri

Cultura
Città di Castello 31/08/2015 - 10:13

L’evento più atteso del Festival delle Nazioni è alle porte. La prima esecuzione assoluta del brano di Salvatore Sciarrino dedicato ad Alberto Burri nel centenario della nascita dell’artista tifernate avrà luogo martedì 1 settembre alle ore 21.30 nella Sala “Non ama il nero” degli Ex Seccatoi del Tabacco. Trovare un equilibrio, è necessario? – questo il titolo del brano commissionato dal Festival al compositore – sarà eseguito dal flautista Matteo Cesari e dal Quartetto Prometeo. Accanto alla premiére, il Quartetto Prometeo eseguirà nella stessa serata due brani di Beethoven per questa formazione: il Quartetto n. 14 op. 131 e l’op. 18 n. 4.

 

“Molto ho già scritto sulla pittura di Burri – scrive Sciarrino nelle note di sala del suo nuovo lavoro –. Affiorano anche tanti ricordi personali; tuttavia sono dettagli, non mi pare la sede di riferirli, dato che festeggiamo i cento anni. Che sia la musica a dipanare un racconto col suo respiro, e nitidezza di luce, di orizzonti: emozione che niente può eguagliare”.

 

È la prima volta che Sciarrino – siciliano di nascita ma cittadino di Castello per scelta dal 1983 – si misura con una formazione composta da flauto e quartetto d’archi. Questa nuova pagina che andrà ad arricchire il suo già fitto catalogo, dialogherà con le opere di Burri del ciclo “Non ama il nero”, allestito dallo stesso artista nell’omonima sala degli Ex Essiccatoi del Tabacco, suggestivo spazio di archeologia industriale divenuto Museo negli anni Novanta proprio grazie alla volontà di Burri.

 

Il concerto serale sarà preceduto dalla prima esecuzione europea dell’integrale delle musiche per flauto solo di Sciarrino, interpretate da Matteo Cesari nella medesima sala degli Ex Seccatoi. Questa breve “maratona” inizierà alle ore 18 e sarà preceduta da una introduzione di Salvatore Sciarrino e dello stesso Matteo Cesari alle ore 17. Sarà l’occasione per parlare del nuovo brano e presentare il cd di prossima uscita con le musiche per flauto di Sciarrino interpretate da Cesari.

 

Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) si vanta di essere nato libero e non in una scuola di musica. Ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta; primo concerto pubblico, 1962. Ma Sciarrino considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé. E dopo quarant’anni il gigantesco catalogo delle composizioni di Sciarrino è tuttora in una fase di sorprendente sviluppo creativo. Compiuti gli studi classici e qualche anno di università nella sua città, nel 1969 il compositore siciliano si è trasferito a Roma e, nel

1977, a Milano. Dal 1983 risiede in Umbria, a Città di Castello. Ha composto fra l’altro per il Teatro alla Scala, la Rai, il Maggio Musicale Fiorentino, la Biennale di Venezia, il Teatro La Fenice, il Teatro Carlo Felice, l’Arena di Verona, l’Opera di Stoccarda, La Monnaie di Bruxelles, l’Opera di Francoforte, il Concertgebouw di Amsterdam, la London Symphony Orchestra, la SuntoryHall di Tokyo; per i festival di Schwetzingen, Donaueschingen, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Berliner Festspiele Musik Biennale, Holland Festival, Alborough, Festival d’Automne di Parigi, Ultima di Oslo. Ha pubblicato con Ricordi dal 1969 al 2004; dall’anno seguente l’esclusiva delle sue opere è passata a Rai Trade.

Vastissima la discografia di Sciarrino, che conta più di cento cd, editi dalle migliori etichette in ambito internazionale, più volte segnalati e premiati. Oltre che autore della maggior parte dei libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino ha una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere; alcuni sono stati scelti e raccolti in Carte da suono, Cidim - Novecento, 2001. Di rilievo il suo libro interdisciplinare sulla forma musicale: Le figure della musica, da Beethoven a oggi, Ricordi 1998. Ha insegnato nei conservatori di Milano (1974-83), Perugia (1983-87) e Firenze (1987-96). Parallelamente ha tenuto corsi di perfezionamento e masterclass; da segnalare in particolare quelli di Città di Castello dal 1979 al 2000. Fra il 1978 e il 1980 è stato direttore artistico al Teatro Comunale di Bologna. Accademico di Santa Cecilia (Roma), Accademico delle Belle Arti della Baviera e Accademico delle Arti (Berlino), Sciarrino ha vinto numerosi premi. I più recenti: Prince Pierre de Monaco (2003) e il prestigioso Premio Internazionale Feltrinelli (2003). Inoltre, è il primo vincitore del Musikpreis Salzburg (2006).

Nel 2012 la BBVA Foundation gli ha conferito il Premio Frontiere della conoscenza 2011 per la musica contemporanea. Nel 2006 è stata rappresentata con successo la nuova opera Da gelo a gelo, coprodotta da Schwetzinger Festspiele, Opéra National de Paris e Grand Théatre de Genève. Nel 2008 il Festival di Salisburgo gli ha dedicato una rassegna in quindici appuntamenti di teatro e concerti, alla cui apertura sono stati eseguiti in prima assoluta i 12 Madrigali. Risale al 2010 la prima rappresentazione dell’opera La porta della legge al Teatro La Fenice di Venezia. Nel maggio 2011 al Nationaltheater di Mannheim si è tenuta la prima rappresentazione dell’opera teatrale Superflumina.

 

Alberto Burri è stato uno dei grandi Maestri del Novecento. Nato nel 1915 a Città di Castello, le sue opere sono conservate, per sua stessa volontà, in due sedi museali tifernati: Palazzo Albizzini, in centro storico, e gli ex Seccatoi del Tabacco, uno degli spazi più suggestivi dell’arte contemporanea.

Il complesso industriale degli Ex Seccatoi è stato realizzato intorno ai primi anni Sessanta per l’essiccazione del tabacco tropicale, una coltura originale per la quale furono realizzate strutture architettoniche specifiche come quella di Città di Castello. A differenza di altre strutture simili, quella di Castello è stata salvata da sicura distruzione grazie alla destinazione

che gli diede la città umbra per volere di Burri. Lo stabilimento, durante la sua attività, aveva già avuto impieghi diversi. Nel 1966, a seguito dell’alluvione di Firenze, la Fattoria Autonoma Tabacchi offrì l’uso delle attrezzature tecniche e del personale per il prosciugamento dei libri danneggiati della Biblioteca Nazionale.

Negli anni Settanta la coltivazione, non più redditizia, cessò e con essa anche l’uso dei Seccatoi. Fu allora che un capannone venne utilizzato da Burri e nel 1979 fu inaugurata la prima esposizione, Il viaggio. L’acquisizione di tutto il complesso da parte della Fondazione Palazzo Albizzini – Collezione Burri, resa possibile nel 1989, ha dato l’avvio al progetto di recupero e adattamento museale. Lo spazio espositivo, inaugurato nel luglio 1990, ospita oggi 128 opere tra cicli pittorici e sculture monumentali.

 

Matteo Cesari ha studiato con Mario Caroli al Conservatorio di Strasburgo e ha conseguito un dottorato in collaborazione tra il Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi nella classe di Sophie Cherrier e l’Università La Sorbonne con una tesi sulla percezione temporale nella musica di Brian Ferneyhough e Salvatore Sciarrino.

Ha lavorato con alcuni tra i più importanti artisti della scena contemporanea: oltre a Sciarrino, citiamo almeno Brian Ferneyhough, Pierre Boulez, Barbara Hannigan, Ivan Fedele, Bruno Mantovani, Hugues Dufourt, Stefano Gervasoni e Pierluigi Billone.

 

Il Quartetto Prometeo nel 2012 ha ricevuto il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia e attualmente è quartetto residente all’Accademia Filarmonica Romana. È stato ospite al Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein, Wigmore Hall, Aldeburgh Festival, Prague Spring Festival, Mecklenburg Festival, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Accademia Chigiana di Siena, Musica Insieme di Bologna, Settimane Musicali di Stresa, Società Veneziana dei Concerti. Collabora con musicisti quali Mario Brunello, David Geringas, Veronika Hagen, Alexander Lonquich, Enrico Pace, Stefano Scodanibbio, Quartetto Belcea.

Particolarmente intenso il rapporto artistico con Salvatore Sciarrino che ha dedicato al Prometeo gli Esercizi di tre stili e il nuovo Quartetto n. 8 per archi commissionato dalla Società del Quartetto di Milano, Aldeburgh Festival, Ultima Festival di Oslo e dal MaerzMusik Festival di Berlino e recentemente registrato per Kairos in un cd monografico

Il costo dei biglietti va da 25 a 10 €. I biglietti sono in vendita la sede della biglietteria di Città di Castello a Palazzo Facchinetti in corso Vittorio Emanuele 2 (aperta dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18) e nel luogo del concerto a partire dalle 17. Per ulteriori informazioni di biglietteria: tel. 075 8522823, ticket@festivalnazioni.com.

 

Sono partner istituzionali del Festival delle Nazioni il Ministero per i beni e le attività culturali e del Turismo – Dipartimento dello Spettacolo, la Regione Umbria, il Comune di Città di Castello, la Camera di Commercio di Perugia, i Comuni di San Sepolcro, Umbertide, San Giustino e Citerna.