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"La Madonna del Parto è del Comune e della comunità locale"

Cultura
Monterchi 03/12/2015 - 10:29

"Proprietari e detentori della Madonna del Parto sono il Comune e la comunità civica di Monterchi: su questo non ci sono dubbi! E se anche qualcuno avesse osservazioni da fare sulla proprietà, resta pur sempre il fatto che gli unici detentori siamo noi". A nome dell'amministrazione che guida dal maggio del 2014, il sindaco del Comune della Valcerfone, Alfredo Romanelli (nella foto), ha inviato il ricorso al Tar della Toscana relativo ai due provvedimenti del Ministero dei Beni Culturali: il primo sul decreto che all'affresco di Piero della Francesca lega inscindibilmente la cappella di Santa Maria di Momentana (sede originaria nella quale l'opera è rimasta per secoli, fino al 1992) e il secondo sul provvedimento di tutela per il dipinto, nel quale Comune e Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro vengono appunto qualificati entrambi come "detentori", a seguito della dichiarazione di interesse culturale avviata da una specifica commissione, incaricata sempre dallo stesso Ministero. "Passi per l'aspetto concernente la cappella di Momentana – sottolinea di nuovo Romanelli – perché è superato da questioni oggettive, ovvero l'assenza delle necessarie condizioni per il ricollocamento della Madonna, ma il solo pensare alla detenzione assieme alla Diocesi è un'aberrazione. E allora, abbiamo deciso di ricorrere al tribunale amministrativo contro un qualcosa che di fatto non esiste. Sta inoltre scritto nell'accordo a colgo l'occasione per ricordare che il paese è detentore della Madonna del parto da 230 anni esatti, da quando cioè nel 1785 il vescovo Roberto Costaguti – una volta individuato il sito di Momentana per la costruzione del cimitero – rilasciò al Comune tutto quanto esisteva nella chiesa, purchè la manutenzione della cappella e dell'altare da erigersi fossero a carico della comunità di Monterchi". A questo punto, per ciò che riguarda la collocazione definitiva della Madonna del Parto, c'è il serio dell'ennesimo slittamento dei tempi? "Un ulteriore rallentamento diviene a questo punto inevitabile, ma questo passaggio è troppo importante e quindi ritengo opportuno che si debbano mettere i classici punti sulle "i" al fine di evitare equivoci di qualsiasi genere. Mi auguro perciò che il termine "detentori" sia stato adoperato in buone fede, anche se erroneamente: non vorrei cioè che avessero prevalso vecchie ruggini in qualcuno che ha poi le ha scaricate facendo leva sul significato delle parole - ha concluso Romanelli – e sotto questo profilo mi sento di poter scagionare proprio la Diocesi, anche se sarebbe stata la beneficiaria della situazione". Altro particolare: nella commissione incaricata dal Ministero, la precedente amministrazione con sindaco Massimo Boncompagni non vi aveva nominato i propri rappresentanti, altrimenti al ricorso al Tar non si sarebbe probabilmente arrivati.