Tu sei qui

Domenica da dimenticare per San Giustino

Volley
San Giustino 24/02/2015 - 18:24

Al termine della prestazione sotto diversi aspetti peggiore messa in mostra finora dall’inizio del campionato del B1, la Top Quality Group San Giustino esce sconfitta per 1-3 da Ostia Lido dopo essere arrivata a un passo dal portarsi sul 2 set a 0 e dal dare con ogni probabilità un volto diverso alla partita. Che le romane, ancora impelagate in zona retrocessione, fossero tuttavia in fase di …Evoluzione (giocando sulla denominazione della società ostiense), era un dato certo e il contributo della nuova arrivata Giulia Momoli è stato determinante; che le biancazzurre si eclissassero letteralmente sull’1-1 è però un altro capitolo, che evidenzia come questa squadra stenti nel trovare una sua ben definita personalità, perché se fra le mura amiche del Pala Volley non fa ultimamente sconti a nessuno, è pur vero che in trasferta smarrisce le proprie coordinate. Se una volta non funziona un fondamentale (sempre parlando di gare esterne), quella successiva è un altro a rivelarsi carente: e in questo caso la compagine di Francesco Brighigna è mancata in attacco, con un modesto 25% che ha esaltato la difesa delle padrone di casa. A un primo set combattuto ed equilibrato, con una buona regia e l’allungo decisivo al momento giusto per il 25-23 che sanciva l’1-0 per San Giustino, è seguito un secondo così ricco di colpi di scena che raramente si vede nel corso di una partita e a qualsiasi livello. Pronti via ed è subito 7-3 per Ostia, fino a quando non arriva il turno della Francia in battuta e con la Ihnatsiuk insuperabile a muro: la situazione è ribaltata in un 10-7 per la Top Quality Group e la Francia continuerà a mantenere il servizio fino al primo massimo vantaggio di 13-7, ma la correlazione muro-difesa è un’arma letale per l’Ostia, che oltretutto difetta in ricezione. Sul 22-14 per San Giustino e il Pala Assobalneari ammutolito di fronte alla superiorità della Marcacci e compagne, nessuno avrebbe scommesso su quello che sarebbe poi avvenuto, con un lento recupero delle locali, arrivate fino al 18-21. Brighigna inserisce allora in regia una Manuela Di Crescenzo, che fa il suo esordio con la maglia di San Giustino anche se la palleggiatrice non è certo al top della condizione. Sul 21-23, una schiacciata ritenuta buona quando ai più era apparsa fuori rimette definitivamente in bazzica le laziali e nemmeno sul 24-22 San Giustino riesce a chiudere; anzi, si blocca e l’Ostia raggiunge la parità sul 26-24. Si attende una reazione nel terzo set e invece la lampadina si è all’improvviso spenta: la Top Quality Group regge in qualche modo fino al primo time-out tecnico (8-6 per la Evoluzione), poi una cattiva ricezione manda in fuga le avversarie, che già alla seconda interruzione tecnica sono sul 16-10 e si aggiudicano in surplace la frazione per 25-12, grazie anche a ben 5 ace. Brighigna aveva provato a cambiare qualcosa con gli inserimenti della Izzi, della Fabbri in un breve spezzone e ancora della Di Crescenzo, ma tutto inutile. Musica similare nel quarto set: è subito 4-0 per l’Ostia, che difende su tutti gli attacchi del San Giustino e colpisce implacabile con le varie Momoli (20 punti in totale per lei), Rossi (19), Rrena (13) e Giometti (11); il divario si allarga in progressione geometrica fino a un massimo di 11 (19-8) e senza patemi la Evoluzione Ostia si avvia a suggellare il trionfo con il 25-16 finale.
 
“C’è poco da dire: abbiamo giocato male e buttato via un’occasione che a un certo punto era divenuta ghiotta, perché avevamo il 2-0 a portata di mano”. È questo il laconico commento del tecnico Francesco Brighigna, il quale ha persino stentato nel riconoscere le stesse ragazze che 7 giorni avevano battuto l’Orvieto. “Sapevamo che l’Ostia era in crescita – prosegue Brighigna – e in prima linea ha avuto la meglio, mentre per noi l’attacco è stato decisamente il punto debole. Mi attendevo poi una reazione caratteriale migliore dopo il secondo set, che non avremmo dovuto perdere con quel vantaggio accumulato ma che spesso nella pallavolo può capitare di perdere. Mi ha quindi preoccupato non tanto il fatto di averlo perso quanto la risposta data dalla squadra, che si è fatta stranamente prendere da un nervosismo ingiustificato, visto che eravamo reduci da un risultato positivo. Spero di “resettare” subito questa giornataccia: domenica prossima arriva il Capannori e mi auguro che questa sconfitta non lasci alcuno strascico”. 

EVOLUZIONE OSTIA: Di Romano, Momoli 20, Lamarte (L1) ricez. 69%, Giometti 11, Patti 1, Rossi 19, Angelelli 4, Sorrentino 2, Rrena 13. Non entrate: Cesari, Ricci (L2), Alessandrini, Izwoska, Visintini, Carocci, Marini. All. Pietro Grechi e Ivan Guzzo.

TOP QUALITY GROUP SAN GIUSTINO: Rocchi (L) ricez. 45%, Ihnatsiuk 6, Marcacci 6, Ceppitelli 7, Fabbri, Mautino 11, Izzi, Barneschi 5, Francia 11, Di Crescenzo 1. Non entrate: Kus, Bartolini. All. Francesco Brighigna e Marco Morani.
Arbitro Cosmo Crosta di Isernia e Ivan Grosso di Campobasso.
 
OSTIA: battute sbagliate 10, ace 9, muri 9, ricezione 52% (32% perfetta), attacco 38%.
SAN GIUSTINO: battute sbagliate 7, ace 6, muri 10, ricezione 36% (19% perfetta), attacco 25%.
 
Durata set: 28’, 29’, 21’ e 24’, per un totale di un’ora e 42’.
 

L'autore

Ritratto di Gracco Babeuf Gracco Babeuf

François-Noël Babeuf, noto anche come Gracco Babeuf in onore dei Gracchi, riformatori e tribuni della plebe romani (Saint-Quentin, 23 novembre 1760 – Vendôme, 27 maggio 1797), è stato un giornalista ed agitatore politico francese, che si distinse durante la Rivoluzione. Viene ricordato per il suo ruolo nella congiura degli Eguali. Sebbene i termini socialista e comunista non fossero in uso al tempo di Babeuf, essi sono stati ampiamente utilizzati dagli studiosi successivi nel descrivere i suoi ideali politici, anticipatori del socialcomunismo.