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Società Agricola Valtiberina: è crisi

Economia
Sansepolcro 05/03/2015 - 08:39

La posizione della Flai Cgil di Arezzo

Venti giorni di tempo prima di arrivare all'assemblea dei soci. Questo il tempo che il Cda della SAV di Sansepolcro si è presa per esplorare di nuovo il campo alla ricerca di nuovi imprenditori disposti ad investire nella società e capaci di aprire canali di finanziamenti dalle banche che fino ad adesso hanno risposto no all'attuale compagine societaria.
“Prendiamo atto del percorso che il Cda della Società Agricola Valtiberina ha deciso di intraprendere per tentare di trovare una soluzione alla crisi aziendale ormai conclamata – hanno dichiarato i Segretari della Flai Cgil di Arezzo Giusi Angheloni e Luca Gabrielli.
Giudichiamo quanto deliberato dal Cda un tentativo estremo e non di semplice attuazione. Ci auguriamo che vada in porto, ma allo stesso tempo siamo realisti e riteniamo indispensabile tentare anche altre soluzioni.
Per prima cosa chiediamo di riattivare il tavolo di crisi aperto presso il Comune di Sansepolcro in merito alla vertenza SAV, per capire se si possono esplorare anche soluzioni alternative.
La Commissione Attività Produttive deve essere convocata nel più breve tempo possibile mettendo in pratica, finalmente, quanto condiviso nell'ultimo incontro, cioè coinvolgendo quegli imprenditori locali o limitrofi che in tempi non sospetti avevano manifestato interesse in merito all'acquisto o alla partecipazione in quota capitale nella SAV.”
Nel frattempo l'amministrazione ordinaria della Società andrà avanti. Ma in che modo?
Quali lavorazioni possono essere garantite? Probabilmente i negozi, forse una piccola parte dell'ortofrutta, di sicuro non l'attività del molino in quanto non ci sono liquidità per garantire l'acquisto di materia prima. L'elevato monte ferie dei lavoratori garantisce la copertura per chi non potrà lavorare.
“Noi come sindacato di categoria - hanno aggiunto i sindacalisti - monitoreremo questo percorso perché ci sia la giusta rotazione tra tutte le maestranze della SAV.
Richiamiamo tutti, il sindacato, le forze politiche, l'amministrazione comunale e la dirigenza della SAV al massimo senso di responsabilità, ognuno per le proprie competenze, affinché si lavori serratamente per trovare una soluzione.
Salvare la Società Agricola Valtiberina per noi non vuol dire solo salvare il posto di lavoro dei diciassette dipendenti ma vuol dire salvare un punto strategico determinante per tutta l'agricoltura della Valtiberina, per le tante piccole o medie aziende del settore che fanno, da sempre, dell'ex molino sociale, il punto di riferimento della propria attività imprenditoriale.”
Dopo i tanti, troppi, duri colpi subiti in termini di occupazione e chiusure aziendali la Valtiberina non può permettersi di perdere anche questo presidio produttivo.
“Ci auguriamo – hanno concluso Angheloni e Gabrielli - che non si ripetano gli errori del passato, che si valutino tutte le eventuali offerte imprenditoriali senza quei pregiudizi, che in tempi non sospetti, hanno preventivamente eliminato possibili imprenditori disposti ad investire nella nostra vallata. Infine ci auguriamo, e vigileremo per questo, che qualunque dovesse essere l'imprenditore interessato ad avviare una trattativa di acquisto non si presenti con il solo obbiettivo di fare sciacallaggio industriale.”