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Terni, arrestati ai domiciliari il Sindaco Di Girolamo e l'Assessore Bucari

Cronaca
Umbria 03/05/2017 - 12:42

TERNI - Arrestati ai domiciliari il Sindaco Di Girolamo e l'Assessore Bucari, Il fermo è stato motivato dal PM a causa dell'indagine, in corso da tempo,che ha visto 17 indagati a causa dell'affidamento di una serie di appalti di servizi pubblici ( che sarebbero stati truccati ed affidati alle Cooperative sociali.) che hanno interessato ,al momento, la manutenzione del verde pubblico in città e nei cimiteri, la gestione dei servizi cimiteriali e quella dei servizi turistici presso l'area della cascata delle Marmore. Tutti predisposti e gestiti - hanno rilevato gli investigatori - dall'attuale giunta municipale di Terni.

Secondo la procura di Terni il quadro emerso ha consentito di fare luce su quella che viene ritenuta la "illecita gestione della cosa pubblica" negli anni a cavallo tra il 2011 e il 2016 che invece di operare nel rispetto delle rispetto delle regole comunitarie e nazionali della libera concorrenza finalizzata alla scelta del miglior contraente, è stata improntata all'alterazione delle regole di mercato secondo un sistema illegale finalizzato a favorire le stesse cooperative sociali di tipo B, operanti nel territorio di Terni e con affluenza extraprovinciali ed extraregionali. Attraverso - secondo l'accusa - l'individuazione e il successivo inserimento nei bandi di gara di requisiti "spaziali" e "strutturali" quali il possesso di un'unita' operativa sul territorio e l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. I provvedimenti sono stati presi dal gip Federico Bona Galvagnone, motivati dal pericolo di reiterazione del reato in considerazione anche degli appalti in corso.

Il procuratore capo Alberto Liguori nello spiegare le motivazioni per cui sono stete prese le misure di legge ha parlato di gestione illecita della cosa pubblica, di meccanismi fraudolenti e sodalizio criminoso per cui gli indagati, invece di operare secondo il rispetto delle regole comunitarie e nazionali sulla libera concorrenza, avrebbero agito secondo un sistema illegale nel favorire le cooperative sociali di tipo B, attraverso un bando fatto ad hoc che prevedesse l'aggiuduxcazione delle gare  ad azienda in possesso di unità operative site  nel territorio e con a carica laboratori in conditioni  svantaggiate.

TRATTO DA www.quotidianodellumbria.it/