Tu sei qui

Bruxelles, bombe in aeroporto e metropolitana

Cronaca
Internazionale 22/03/2016 - 11:00

“Almeno 23 morti”, chiuso lo scalo e le stazioni

Due detonazioni all’area partenze di Zaventem: 13 persone uccise e 35 feriti. “Grida in arabo e spari”
Poi esplosione tra Maalbeek e Schuman, vicino alla sede Ue. Media: “Altre 10 vittime”. Città paralizzata
 

Bruxelles sotto attacco terroristico. Forti esplosioni hanno devastato martedì mattina l’aeroporto internazionale di Zaventem e poco dopo sono scoppiati ordigni in due stazioni della metropolitana, Maelbeek e Schuman, nel cuore del quartiere che ospita le istituzioni Ue. Ci sono molte vittime: 13 quelle confermate finora all’aeroporto, dove 35 persone sono rimaste ferite, e altre 10 nell’esplosione della metro.

La capitale europea, dove quattro giorni fa è stato arrestato l’ultimo degli attentatori di Parigi, Salah Abdeslam, che stava pianificando nuovi attacchi, è blindata e paralizzata. C’è l’esercito in strada e il traffico è fermo per permettere il passaggio delle ambulanze. La metropolitana è chiusa e anche la stazione centrale, come l’aeroporto, è stata evacuata. Davanti alla sede della Commissione europea ci sono mezzi militari e soldati. Il livello di allerta in tutto il Paese è stato elevato a 4, il massimo. Va ricordato che è ancora latitante il complice di Abdeslam Najim Laachraoui, identificato pochi giorni fa: è l’uomo che secondo gli investigatori ha realizzato le cinture esplosive per la strage del 13 novembre.

Nell’aeroporto due esplosioni alle 8, devastata la sala partenze internazionali - Nello scalo l’allarme è scattato alle 8: è stata distrutta la sala partenze internazionali vicino ai banchi dell’American Airlines, nel terminal A. Tutti i vetri della struttura sono scoppiati. Inizialmente si era parlato di 11 morti. Le autorità hanno fatto sapere di avere trovato altri ordigni rimasti inesplosi. Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito qualcuno gridare in arabo prima di spari e esplosioni.

L’aeroporto, che è stato dichiarato chiuso fino a nuovo ordine, è stato sgomberato e i passeggeri che erano già in aereo, in attesa di partire, sono stati fatti scendere e sono ora sulla pista. Tutti i voli sono stati sospesi, così come il traffico ferroviario verso lo scalo. Le autorità hanno lanciato un piano catastrofi: i voli saranno deviati su Charleroi. Interrotti anche i collegamenti ferroviari da e per l’aeroporto. Il governo ha convocato un Consiglio di Sicurezza nazionale. Su Twitter ci sono le foto di molte persone a terra. Un video pubblicato sul sito del quotidiano belga Derniere Heure mostra le immagini di decine di persone che fuggono e ingenti danni. Sullo sfondo si vede il fumo uscire dall’edificio.

“Ero nella fila per registrarmi alla partenza e ho sentito un’esplosione. Ho visto il fumo, della gente in preda al panico correre verso l’uscita. C’è stata una seconda esplosione molto più vicina a me”, ha raccontato a Bel Rtl un testimone. “Tutti hanno lasciato l’aeroporto nel panico, la gente ha abbandonato le valigie, le automobili sono state evacuate”, ha proseguito il testimone, aggiungendo che la hall delle partenze era gremita di gente, dato che molti aerei partono la mattina.

Un testimone dell’esplosione in metro: “Sapevo da subito che era collegata a Zaventem” - “Ho sentito una forte esplosione, poi all’improvviso fumo dappertutto, abbiamo dovuto aspettare 20 minuti, eravamo stipati nel convoglio, e poi le porte si sono aperte e ci hanno evacuato attraverso i binari, sapevo da subito che era collegato a Zaventem”: è il racconto a caldo di una testimone appena uscita dalla metro di Malbeek, che si trovava nel convoglio appena dietro quello interessato dall’esplosione.

Ancora ricercato Najim Laachraoui, che ha realizzato le cinture esplosive per l’attentato di Parigi – Gli attacchi avvengono in una città ancora in stato di allerta a quattro giorni dall’arresto nella capitale belga di quello che era il terrorista più ricercato d’Europa, Salah Abdeslam, uno degli attentatori di Parigi. L’uomo, secondo quanto riferito dal ministro degli Affari esteri del Belgio Didier Reynders, progettava altri attacchi in Europa. E resta ancora latitante Najim Laachraoui, il venticinquenne considerato uno dei logisti della strage del 13 novembre, le cui tracce sono state trovate nel covo di Molenbeek. Najim Laachraoui, 25 anni. Secondo i media locali, potrebbe essere il responsabile della realizzazione delle cinture esplosive utilizzate negli attacchi a Parigi. Il suo dna è stato trovato su almeno due cinture: una usata al Bataclan e l’altra allo Stade de France. Nei suoi confronti è stato emesso un mandato di arresto.

tratto da http://www.ilfattoquotidiano.it/