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Valentina Barbolini commenta il ko di Ravenna

Volley
San Giustino 26/10/2016 - 14:33

È stata la più pericolosa e anche la più prolifica fra le attaccanti della Sia Coperture San Giustino nella gara persa per 0-3 a Ravenna, ma i suoi 9 punti messi a segno stanno a dimostrare quella che è stata la consistenza offensiva della squadra. Valentina Barbolini, schiacciatrice biancazzurra, ha ancora in mano lo scout della partita e alla precisa domanda su cosa sia mancato sabato scorso risponde senza esitazioni: “Siamo state poco incisive davanti, anche perché abbiamo commesso i nostri errori soprattutto in ricezione. E dire che, se andiamo a vedere l’attacco e la battuta, loro hanno sbagliato più di noi. Anche sui muri vincenti, il nostro dato è migliore. Che poi io sia stata la giocatrice con più punti realizzati, conta poco quando si esce sconfitti”. E allora che cosa vi ha frenato? “Fermo restando che ci siamo battuti contro la Cmc Olimpia, signora squadra che punta al salto di categoria; che non abbiamo di certo reso al meglio e che non sarebbe stato comunque facile ottenere una vittoria esterna - dice la Barbolini - chi avrebbe dovuto stare più in ansia era proprio la nostra avversaria, reduce da una sconfitta e quindi già con un minimo di pressione addosso. In effetti, all’inizio un po’ di condizionamento l’Olimpia lo ha subito, ma è per tutti questi motivi che noi avremmo dovuto stare più tranquille”. Ciononostante, se andiamo a rivedere la gara, sono stati all’atto pratico i turni in battuta del loro opposto, Giada Benazzi, a produrre i break decisivi per l’Olimpia Ravenna in tutti e tre i set. Era così difficile trovare le contromisure a questa giocatrice? “Diciamo che ha servito molto bene al salto e che la nostra ricezione non è stata in grado di creare i giusti presupposti per andare subito al cambio palla; in qualche frangente, poi, anche il loro gioco veloce ci ha messo in crisi”. Le condizioni fisiche attuali di Valentina Barbolini, dopo che qualche settimana fa eri stata costretta a lavorare a parte? “Sono una abituata a non lamentarmi e guardo sempre positivo, per cui dico che va bene anche quando non sono al top. L’importante è ora prendere il giusto ritmo di squadra. Dobbiamo produrre un po’ più di gioco, ma questo fa parte del lavoro da svolgere in allenamento”. Domenica prossima nuova trasferta, stavolta a San Lazzaro di Savena contro una formazione che hai avuto modo di conoscere già la scorsa stagione a Perugia. “Alcune sue pedine, peraltro forti, sono insieme da diverso tempo, quindi è una compagine che esprime un gioco più fluido, ma noi lunedì abbiamo ricominciato a lavorare con una maggiore “prepotenza” agonistica. Allo stesso tempo, abbiamo capito di dover andare in campo tranquille”. E a San Giustino come ti trovi? “Mi basta dire che il mio ambientamento è stato immediato”. Quella di domenica scorsa, infine, è stata una giornata di gloria per tuo padre, che ha vinto il mondiale femminile per club alla guida dell’Eczacibasi di Istanbul. Vogliamo chiudere con i complimenti a papà Massimo? “Glieli ho già fatti, ovviamente, ma colgo l’occasione per rinnovarglieli: è stato davvero un gran risultato!”.