Tu sei qui

Sel in Toscana rompe col centrosinistra. E in Umbria?

Politica
Toscana 22/02/2015 - 10:40

L’assemblea regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Toscana ha approvato all’unanimità il documento presentato dal coordinatore regionale, Giuseppe Brogi, che sancisce la fine dell’esperienza del centrosinistra in Toscana e lancia la sfida di un’alternativa di governo di sinistra per la nostra regione.

“SEL – si legge nel documento – in questi anni ha fatto parte dell’alleanza di centrosinistra, condividendo e promuovendo scelte e azioni importanti in tema di lavoro, ambiente, stato sociale e diritti civili”. Connotati “di sinistra” che progressivamente sono venuti meno, si spiega, per l’atteggiamento del PD e dello stesso Enrico Rossi, che ha scelto di abbandonare “ogni tentativo di rappresentare un modello originale e diverso da quello del Governo nazionale. La dichiarata volontà del Pd di far diventare la Toscana la regione laboratorio del Jobs Act ne è una conferma”. A questo si è aggiunta l’indisponibilità del gruppo dirigente del PD “anche solo a verificare le condizioni di una possibile futura collaborazione con la Sinistra”.

“Si apre per tutta la sinistra toscana una nuova stagione – commenta il coordinatore Giuseppe Brogi – SEL vuole percorrere una strada feconda e costruttiva per la Toscana e non limitarsi a fare proposte contro qualcuno. Vogliamo una Toscana bella, operosa, giusta, solidale. Siamo pronti a mettere a disposizione la nostra cultura di sinistra di cambiamento e di governo, il nostro radicamento territoriale, le nostre donne e i nostri uomini che intendono la politica come servizio per una causa più grande e per essere utili qui ed ora, specie per chi non ha voce, forza, potere”.

“Nei prossimi giorni, sul web e nei territori – dice ancora il coordinatore – lanceremo #immaginaToscana, un percorso aperto che con forme attive ed originali mira alla costruzione delle idee e delle proposte per la Toscana che vogliamo. Ci rivolgiamo a chi si riconosce nei valori della sinistra, a chi vuole provare a cambiare il mondo lavorando per una società più giusta. Vogliamo parlare all’elettorato deluso dal PD, alle esperienze che si richiamano a Tsipras, alle liste civiche di sinistra della nostra regione, ai gruppi e alle associazioni che operano concretamente per affermare gli interessi generali su quelli particolari, i beni comuni sulla logica predatoria di pochi speculatori, la solidarietà.

“Insieme a tutte queste realtà – conclude Brogi – vogliamo parlare prima delle idee, rinunciando ad uno sterile confronto sui nomi per aprire, invece, una grande discussione sui temi, da sviluppare presto e bene. Vogliamo cambiare in meglio la vita alle persone, vogliamo che sia la Buona Politica la vera novità delle prossime elezioni regionali”.

Questo in Toscana. E in Umbria?

Il coordinatore regionale di Sel Umbria Fausto Gentili, all'indomani dell'assemblea regionale, ha diramato il seguente comunicato: 

Sinistra Ecologia Libertà ha una priorità: sconfiggere i nemici dell’Umbria. Quei tanti problemi e ritardi che hanno fatto sì che la crisi economica dell’Italia intera aggredisse in maniera così pesante il tessuto produttivo e sociale della regione. Si tratta di combattere la povertà e la disuguaglianza con strumenti efficaci e diretti, di fermare il consumo di suolo e tutelare i beni comuni, di estendere i diritti civili e sociali delle persone, di mettere in campo forti misure per innovare il sistema d’impresa.

Si tratta in sostanza di mettere in atto una vera e propria svolta, un programma ambizioso, più forte e chiaro di quanto non si sia fatto fin qui. Tutto ciò non sarà possibile se nel Governo della Regione non ci saranno forze plurali capaci di contribuire ad innovare consuetudini amministrative e programmi che rischiano di tenere l’Umbria al palo. È anche a queste forze, civiche e di sinistra, che chiediamo di fare insieme a noi un appassionante progetto per una sinistra rinnovata e innovativa.

Il tempo è ora, visto che le elezioni regionali offrono una grande occasione e non c’è più alcun motivo per indugiare.

Per questa ragione abbiamo deciso di aprire un confronto franco con il Partito Democratico e la Presidente Marini. Ci dicano se sono disponibili a costruire con noi un vero programma di svolta, in cui siano visibili e riconoscibili con chiarezza alcuni forti elementi di cambiamento. Un programma in cui possano riconoscersi i cittadini più deboli, i giovani e le forze più dinamiche della nostra regione.

Abbiamo molte proposte concrete da mettere in campo per salvare l’Umbria da una situazione difficilissima e non abbiamo rendite di posizione da difendere: vogliamo conquistare una vita migliore per gli umbri. Per questo i nostri futuri passi verso le elezioni dipenderanno tutti dall’esito di questo confronto programmatico.

Insomma se in Toscana Sel ha chiarito il suo futuro, in Umbria sembra che il partito di Vendola voglia stare in colaizione. Vedremo.