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Che fine ha fatto la banda larga in Italia?
Un recente articolo di Independent si chiede cosa stia succedendo in Australia ed in Italia nell'ambito dello sviluppo della banda larga.
I due paesi infatti si trovano agli ultimi posti nella classifica stilata da Ookla che prende in considerazione la velocità media di connessione dei vari paesi.
Analizzando infatti i dati che ha reso disponibili Ookla a proposito della connettività broadband nell'Eurozona, l'Italia occupa il penultimo posto ed il novantasettesimo a livello globale. Se volete divertirvi a verificare quanti e quali siano i paesi con una rete broadband più performante della nostra potete consultare le statistiche Ookla.
Nonostante i proclami degli ultimi governi sulla necessità del raggiungimento degli obiettivi di diffusione imposti dalla UE, quindi, si è fatto concretamente poco.
Gli obiettivi indicati dalla UE infatti sono i seguenti:
- entro il 2013 la totalità della popolazione deve avere accesso alla banda larga base;
- entro il 2020 il 100% della popolazione deve avere accesso a servizi a larga banda in grado di raggiungere velocità fino a 30Mps;
- entro il 2020 almeno il 50% della popolazione deve essere abbonato ad un servizio a larga banda ultra-veloce in grado di raggiungere una velocità di almeno 100Mps.
L’obiettivo di diffusione della banda è stato posto in modo graduale e l'Italia ha di sicuro già perso il primo treno.
Riusciremo a colmare in questi 5 anni il divario con gli altri paesi?