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Città di Castello comune "ereditiero" : 3,7 milioni dalle sorelle Mariani

Attualità
Umbria 10/02/2016 - 09:40

Era il 7 luglio del 1984 quando Clara Mariani destinò nel suo testamento autografo  una consistente donazione, in titoli e contanti, all’ospedale di Città di Castello, perché fosse destinata “ad opere di bene per alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovano nel bisogno di cure e vivono nel dolore”. Le sue volontà furono esaudite oltre 30 anni dopo. Alla fine di una lunga e complessa vicenda giudiziaria, la Corte di Cassazione ha scritto la parola fine, individuando nel comune di Città di Castello l’erede morale e materiale di Clara Mariani e assegnandogli tremilioni e settecentomila euro.

“Da tempo stiamo valutando come investire le risorse che con grande munificenza e generosità, le sorelle Olga e Clara Mariani vollero lasciare ai tifernati in difficoltà” dichiara il sindaco Luciano Bacchetta annunciando la presentazione del lascito programmata sabato 13 febbraio alle ore 11.00 nella Sala del consiglio comunale di Città di Castello “quando insieme al cavaliere Francesco Mariani, loro congiunto, renderemo onore alla memoria delle due benemerite concittadine, ricostruendo i tratti salienti della loro biografia. In quella sede torneremo a delineare le grandi direzioni che il lascito intraprenderà e i progetti che in concreto ne trarranno beneficio”. Durante l’iniziativa dal titolo “Il lascito Mariani. Olga e Clara, due benemerite tifernati” verrà illustrata la pubblicazione “In memoriam”, composta dal Francesco Mariani con foto e documenti di archivio, e Alvaro Tacchini, contestualizzerà il rapporto con Città di Castello, che una dopo l’altra avevano lasciato in gioventù ma alla quale rimasero profondamente attaccate. “Abbiamo valutato i possibili impieghi del lascito nel rispetto di Olga e Clara e cercando di non tradire lo spirito del testamento: le risorse, come già annunciato, andranno in parte a finanziare la rete socio-sanitaria, tra cui il raddoppio del Centro Alzheimer alla Muzi Betti, e nella sua porzione maggioritaria saranno disponibili per un progetto pubblico e privato di recupero dell’ex ospedale, congiungendosi idealmente al testamento e attualizzandone, trenta anni dopo la firma, l’impulso ad una crescita solidale della città. L’incontro di sabato metterà a fuoco il raggio degli interventi futuri dell’ente ma è anche una buona occasione per riflettere sui molti buoni esempi che ci offrono vicende e personaggi del nostro passato recente”. Coordina il vicesindaco Michele Bettarelli. 

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Redazione